Conte firma, è il nuovo ct della Nazionale
«Nessuno decide al posto mio. Riparto dal blocco Juve»

Conte firma, è il nuovo ct della Nazionale «Nessuno decide al posto mio. Riparto dal blocco Juve»
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Martedì 19 Agosto 2014, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 13:34


Sono sulla panchina sulla quale vorrebbero stare tutti gli allenatori: per me un orgoglio che Carlo Tavecchio abbia pensato a me. Esordisce così il neo ct della Nazionale Antonio Conte, dopo aver firmato il contratto che lo lega ufficialmente agli azzurri per due anni.

«Non pensavo di rientrare in pista dopo soli 35 giorni: pensavo di aggiornarmi in giro dell'Europa - racconta, ricordando le dimissioni da allenatore della Juventus - Con la Juve era finito un ciclo, ci vuole coraggio per dire basta. Aspettavo un top club, durante la stagione o a fine anno; poi è arrivato un top top club e a me piacciono le sfide. Mi affascinano».

LE CONVOCAZIONI

Sui convocabili in vista dei prossimi impegni della Nazionale (il primo il 4 settembre) Conte glissa: «Balotelli? In questo momento non parlo dei singoli: tutti i calciatori italiani sono convocabili, ma la convocazione va meritata. Io valuto il giocatore, ma anche gli uomini. Guardo a quel che succede in campo e anche fuori: tra un buon giocatore ottimo uomo e un ottimo giocatore buon uomo, scelgo sempre il primo».

Conte dovrà affrontare anche la questione Andrea Pirlo, che aveva annunciato il proprio ritiro dalla Nazionale salvo poi dirsi pronto a ripensarci se il nuovo ct lo avesse chiamato. «È un campione, un punto di riferimento, è tra i convocabili. È inevitabile che dopo le sue parole debba parlargli: lo sentirò, mi sentirà».

Per le convocazioni «ho poco tempo - spiega Conte - partirò dal blocco Juve e da quel che ho fatto in questi anni: con me sono tutti convocabili, purchè siano bravi, corrano e facciano quel che chiedo». Si chiude con il «codice etico» di Cesare Prandelli. «Più che di codice mi piacerebbe parlare di comportamento. Il comportamento sarà giudicato da me personalmente, non c'è uno standard. In base a quello che vedo e alla mia moralità verranno fatte delle scelte».

Conte ha una buona parola per il suo predecessore: «Prandelli ha fatto un lavoro importante culminato nell'approdo alla finale degli Europei con la Spagna, quella è la strada da seguire, quella era la nazionale che aveva voglia di conquistare e dimostrare. Dobbiamo lavorare sul gruppo. Se ci riusciamo colmeremo il gap con le altre grandi nazionali in maniera più veloce».

E in Nazionale Conte porterà quella che è stata la sua filosofia anche in serie A. «Per me la vittoria è sempre stata una dolce condanna, la sconfitta una
'morte' temporanea: cercherò di portare questa mentalità anche in nazionale».


L'INCARICO

«Abbiamo fatto il matrimonio». E' soddisfatto il presidente della Figc Carlo Tavecchio, che rivela di non essere stato ottimista sull'accettazione dell'incarico da parte di Conte: «Devo dire che la prima telefonata che feci al nuovo ct della Nazionale non è finita con una impressione di assenso. Non si poteva non insistere per ingaggiare uno dei tecnici più importanti d'Europa. La seconda e la terza telefonata hanno portato alla certezza che Conte avrebbe accettato».

«Per ingaggiarlo abbiamo usufruito del supporto dello sponsor, con un contratto innovativo - ha spiegato Carlo Tavecchio - Ma la nazionale è affidata a Conte chiavi in mano: non ha bisogno di consigli». Nessun compromesso a livello tecnico con Puma, insomma, come qualcuno aveva ipotizzato nei giorni scorsi. La questione è stata chiarita anche dallo stesso Conte: «Chi conosce Antonio Conte sa che niente e nessuno potrà mai decidere al
posto mio», ha ribadito.

«Puma è partner privilegiato, ma non ci sono situazioni compromesso», ha chiarito ancora Tavecchio. E sulla questione dell'ingaggio da 4 milioni l'anno, da molti giudicato troppo esoso, Conte ha precisato che «è nei parametri della Figc: poi c'è la mia immagine, costruita nel tempo, e per la quale ho ceduto i diritti alla Figc come non avevo mai fatto prima. È stato dato il giusto riconoscimento ai miei diritti d'immagine», ha aggiunto, precisando di aver «rinunciato» a qualcosa rispetto ai suoi precedenti parametri «È stato un investimento», ha commentato il presidente Tavecchio.

Serviva un «condottiero, un comandante», secondo il presidente della Figc. «La Federazione si è assunta l'intera responsabilità dell'accordo, ovviamente assieme ai nostri sponsor. Il compenso per il miglior tecnico in Europa verrà compensato dai nostri sponsor, la Figc detiene il 100% dei diritto d'immagine di Conte. Abbiamo già delle richieste per Conte con la maglia azzurra e io sono felice di aver insistito per lui. Il nuovo contratto unisce le necessità tecniche a quelle economiche».

IL TEAM MANAGER

E dopo la nomina di Conte sul fronte azzurro l'interesse si sposta sulla scelta del prossimo team manager della nazionale, l'uomo che dovrà raccogliere l'eredità di Gigi Riva. Tavecchio ha confermato oggi di voler scegliere tra i Campioni dell'82 : in lizza sembrano essere Tardelli, Paolo Rossi, Cabrini e forse addirittura Zoff, in ribasso le quotazioni di Claudio Gentile che aveva chiamato in giudizio la Figc con richiesta di danni, contestando di essere stato avvicendato nel 2006 alla guida dell'Under 21 con Casiraghi.

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