Berlusconi, 27 visite all'Aquila dopo il terremoto: il dolore del capoluogo

Berlusconi, 27 visite all'Aquila dopo il terremoto: il dolore del capoluogo
di Daniela Rosone
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Martedì 13 Giugno 2023, 08:13

Senza dubbio un personaggio che ha fatto la storia dell'Italia e anche dell'Abruzzo, dell'Aquila in particolare. I destini di Silvio Berlusconi e quello della città capoluogo di regione si sono incrociati spesso. Berlusconi era premier quando il terremoto del 6 aprile 2009 distrusse L'Aquila. Non si contano le sue visite nel periodo dell'emergenza e del post sisma, più di 27, riunioni su riunioni e le decisioni prese con l'allora capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, con la mediazione di Gianni Letta.

Volle lui la realizzazione delle 19 "new town", per tutti le "casette di Berlusconi", realizzate in tempi record, come il villaggio di Onna messo in piedi in soli cinque mesi. E stessa velocità per tirare su i Progetti Case con visite ai cantieri per vedere i lavori, caratterizzate dalle battute agli operai che hanno fatto il giro del mondo. E la consegna delle chiavi fatta da lui stesso in molti casi. La prima palazzina venne inaugurata il 29 settembre del 2009, nel giorno del compleanno di Berlusconi che, ovviamente, volle essere presente tra i suoi siparietti e la disponibilità a parlare con tutti, nonostante le guardie del corpo, dalle quali spesso sfuggiva.

Si ricorderà l'abbraccio con la signora anziana che diceva: «Silvio, aiutami, ho perso tutto». Come dimenticare poi le foto con i ragazzi. Le sue visite erano piene di fuori programma. Numerose poi quelle nelle scuole con i bambini. Anche li si optò per la soluzione dei moduli ad uso scolastico provvisori (i Musp) per far sì che gli studenti non si trasferissero altrove. 

Di aneddoti ce ne sono tanti da ricordare, come il ferragosto trascorso in città, il discorso del 25 aprile a Onna per la Liberazione ma, soprattutto, il G8 che per sua volontà, in un'operazione mediatica notevole, si tenne nel capoluogo e non all'isola sarda della Maddalena. Location: la caserma-scuola della Guardia di Finanza di Coppito che, nell'emergenza, è stata la cittadella dei progetti e che diede, peraltro, un tetto a molti sfollati negli alloggi dei finanzieri.

Il G8 con i Grandi della Terra si svolse dall'8 al 10 luglio del 2009 con ingenti misure di sicurezza. Un'intuizione del premier rivelatasi importante perché le presenze straniere all'Aquila, che furono portate da Berlusconi in giro in centro e tra le macerie, sono state quelle che in gran parte poi hanno adottato alcuni monumenti sostenendo la ricostruzione degli stessi.

Pochi giorni prima Berlusconi aveva fatto tappa all'aeroporto di Preturo, atterrato lì con l'elicottero della Protezione civile per valutare il luogo dove di lì a poco sarebbero scesi i capi di governo. Berlusconi visitò anche l'ospedale San Salvatore e in particolare l'ospedale da campo realizzato proprio per il G8 che è rimasto fisso all'ospedale ed è stato essenziale nella pandemia e non solo.

Berlusconi all'Aquila ci è tornato dopo l'emergenza nel 2019 nell'auditorium dell'Ance per sostenere la candidatura alla Regione del presidente Marsilio. In quell'occasione raccontò della riconoscenza degli aquilani per il lavoro fatto in emergenza spiegando che molte persone gli inviavano ancora biglietti di auguri a Natale per ringraziarlo. Fece anche un giro in un Progetto Case. Il rapporto tra Berlusconi e L'Aquila è ancora più antico però. Nel 1998 lanció la vittoria dell'ex sindaco e amico Biagio Tempesta e partecipó a una cena politica a "La Gioia" di Pizzoli con 600 amici e militanti. Ancora prima, nel 94, L'Aquila Rugby gli diede un dispiacere quando a Padova sconfisse il suo Mediolanum Amatori Milano. Perché una delle passioni di Berlusconi è stata lo sport, il Milan su tutto, il presidente più vincente della storia. Nel 2007 era in città in Piazza Duomo e dopo un comizio di un'ora e mezza senza soste, si sentì male per una crisi ipoglicemica e fu portato all'Hotel Sole dove, a visitarlo, furono i due medici aquilani Luigi Di Luzio e Gerardo Di Carlo. Anche lì scherzò sulla sua "vecchiaia".
 

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