Ha riconosciuto su un giornale il volto della donna che pochi giorni prima gli aveva sfilato dal polso un Rolex in oro del valore di 15mila euro. In quell’articolo era indicata come la componente di una banda che, guarda caso, rubava Rolex. E così si è recato dai carabinieri dopo che già aveva sporto denuncia per l’episodio che lo aveva visto coinvolto sul lungomare di Tortoreto.
I fatti
Un episodio che risale addirittura a maggio del 2017 con il processo davanti alla giudice Belinda Pignotti giunto finalmente alle battute finali.
«Appena le ho ridato carta e penna mi sono sentito afferrare il braccio sinistro – ha proseguito la vittima del furto – che lei, poi, ha poggiato in mezzo alle sue gambe. È stato in quel preciso istante che ho sentito che mi stava sfilando l’orologio. Ho provato con l’altra mano a bloccarla, ma non ci sono riuscita. È stata abilissima». Si tratta di una tecnica ormai collaudata da questi malviventi, che è quasi impossibile fronteggiare. La donna subito dopo è fuggita a piedi sul lungomare di Tortoreto per poi sparire. «Ho fatto bene a non inseguirla perché mi sarebbe potuto venire un infarto», ha concluso l’uomo che qualche giorno dopo ha rivisto quel volto pubblicato su un giornale e l’ha immediatamente riconosciuta.