A Roma un giorno da Rio. Lupo e Nicolai vincono il nuovo derby azzurro

A Roma un giorno da Rio. Lupo e Nicolai vincono il nuovo derby azzurro
di Alessandra Camilletti
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Mercoledì 12 Ottobre 2016, 09:33
La farà o non la farà? Alla fine sì, arriva anche una mini skyball, perché l'altezza non concede altro. «Ma giusto per il pubblico. A fare qui la skyball verrebbero giù i mattoncini», sorride Adrian Carambula. Non è bastata la scaramanzia a portare a casa la rivincita in suolo italiano della sfida che si è consumata all'Olimpiade brasiliana. Due set a zero a favore di Daniele Lupo e Paolo Nicolai, la coppia d'argento che a Rio 2016 ha portato a casa la storica medaglia del beach volley italiano. La primissima. Ieri è finita 21-19, 21-17. Adrian e Alex Ranghieri dovranno attendere un po' per rifarsi. Ma poco importa. «Lo spirito della giornata di oggi era il divertimento. Uno dei pochi casi in cui in una partita il risultato è secondario», dice Nicolai a fine match. «Ci siamo divertiti un sacco», aggiungono dal canto loro Adrian e Alex.
L'EVENTO
Vuoi mettere infilare i piedi nella sabbia a neppure una manciata di chilometri dal centro di Roma? È andata proprio così. Con Fiorello che fa l'improvvisata e il presidente del Coni Giovanni Malagò ancora in tribuna, proprio come il 13 agosto scorso. Solo che ieri si giocava sul lungotevere Salvo D'Acquisto, Ponte Milvio, circolo sportivo dell'Aeronautica militare, perché tutti e quattro sono atleti dell'Aeronautica. Niente più pioggia, ma erano 12 gradi. Altro che ottobrata romana. E ci son voluti 15 camion di sabbia per creare il campo di gioco all'aperto ma al coperto dell'arcata del ponte. Non proprio Copacabana, ma perfetto. E del resto, ricorda il presidente Malagò, in Brasile è venuta giù anche la grandine. Alessandro Antinelli e Andrea Lucchetta a fare la cronaca in diretta. Gli onori di casa sono del Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, Enzo Vecciarelli. Ma anche di Carlo Magri, presidente Federvolley. Batte Lupo, ma la palla va fuori. Uno a zero per gli avversari. Ma poi è subito parità. È rapidamente partita vera. E che schiacciate. Adesso? «Scusate, ma dove siamo? A Roma. E quali sono le spiagge più vicine? Fregene, Ostia», rilancia l'appuntamento Daniele Lupo, che gioca in casa e che si concede una battuta su Roma 2024: «Mi dispiace, speravo in questa Olimpiade». Gli sfidanti rilanciano però direttamente su Miami, ancora una volta oltreoceano, all'inizio del prossimo anno, perché lì «c'è il primo torneo di stagione - rilanciano gli sfidanti -. Ma è meglio in semifinale o in finale?».
LO SHOW
«Sono sveglio dalle quattro, ma sono qua vicino per Edicola Fiore (in onda di lì a breve su Sky, ndr), non potevo mancare a questa cosa meravigliosa», riscalda il clima. «Siamo finiti sotto i ponti - gioca e fa poi sul serio -. È un'idea di come ottimizzare gli spazi in città. Anche se a me dalla sabbia non mi tirerebbe su nemmeno un argano», dice Fiorello. Ma mai dire mai. E così si mette in campo, a prova di skyball.