Aveva imparato dallo sport a non arrendersi mai: Rita sapeva che una sconfitta non doveva farla arrendere ma bisognava ripartire subito. È andata avanti così nella sua disperata lotta contro il cancro, il maledetto avversario, cinque operazioni in ogni parte del corpo, l'ultima a ottobre 2013 al fegato. Pochi giorni dopo ha avuto la forza di raccontare la sua storia e lo ha fatto con ragazzi di una scuola media a Lomello ai quali ha parlato dei valori e della bellezza dello sport. Ha raccontato le sue gare, i suoi sogni di ragazza del sud diventata campionessa. Ha raccontato, soprattutto, che lo sport è scuola di vita.
Come dimenticare quel soldo di cacio a Spalato, Europei del 1990? Come dimenticare il sorpasso alla russa Olga Kardopolseva e a Ileana Salvador per vincere il suo primo oro continentale nella 10 chilometri? Dopo l'argento nell'edizione di quattro anni dopo a Helsinki, Rita è tornata al successo a Budapest 1998 precedendo l'amica Erica Alfridi. Prima, però, Stella Sidoti è diventata regina mondiale ad Atene superando ancora la rivale di Spalato, la russa Kardopolseva. Era, quello, il suo quarto mondiale dei sei disputati, l'ultimo a Edmonton nel 2001.
Il sorriso lucente di Rita, il vestitino spesso nero, la sua felicità e la sua voglia di vivere. Ricordiamola così, nei giorni di gloria. La sua era una vita in marcia che le ha regalato con solo i successi tra Mondiali ed Europei ma anche tre presenze alle Olimpiadi, la prima a Barcellona '92, l'ultima a Sydney 2000 dove la distanza era diventata quella dei 20 chilometri, meno congegnale alla Sidoti. Campionessa, moglie e mamma ma anche attrice per divertimento con un'incursione cinematografica - anno 1998 - nel film, duro e spietato, “Le complici” diretto da Emanuela Piovano. La sua è stata una vita in marcia che le ha regalato successi internazionali ma anche dieci titoli italiani e 47 maglie azzurre. Sul lungomare di Gioiosa Marea ha cominciato la sua avventura sostenuta da Carmela Aiello, la sua insegnate di educazione fisica alle medie. Salvatore Coletta l'ha forgiata nelle file della Tyndaris Pattese, il suo storico club. Lei, ragazza del Sud, il Sud non lo ha mai lasciato e oggi la saluterà nell'ultimo viaggio nella sua Gioisa Marea.