Atletica: Alex Schwazer annuncia
la collaborazione con Sandro Donati

Atletica: Alex Schwazer annuncia la collaborazione con Sandro Donati
2 Minuti di Lettura
Lunedì 30 Marzo 2015, 19:03 - Ultimo aggiornamento: 19:04
Alex Schwazer cerca di ripartire da Sandro Donati, consulente della Wada, da sempre impegnato nella lotta contro l'uso di sostanze proibite. Una collaborazione cercata dallo stesso Schwazer che vorrebbe avere in Donati un tutor e anche un allenatore. I due infatti hanno convocato una conferenza stampa per mercoledì, in cui presenteranno il loro progetto per il ritorno all'attività agonistica, a squalifica scontata, del marciatore altoatesino che è stato oro olimpico a Pechino. Assieme a Donati e Schwazer ci sarà anche Mario D'Ottavio, scienziato che è stato membro della commissione di vigilanza ministeriale della legge antidoping. Coinvolta nel progetto anche l'associazione Libera di Don Ciotti, che sarà rappresentata dal coordinatore nazionale Enrico Fontana. «Sarà un progetto fortemente innovativo - commenta la manager di Schwazer, Giulia Mancini - e mercoledì capirete. Abbiamo messo insieme il diavolo e l'acqua santa».

L'idea di chiedere la collaborazione di Donati sarebbe stata di Schwazer, che vuole ripartire dal tecnico uomo-simbolo dello sport pulito che a sua volta avrebbe superato le perplessità iniziali. Per Alex, squalificato fino al 29 aprile 2016 se non arriverà uno sconto di pena, sarà praticamente impossibile ottenere il pass per l'Olimpiade di Rio, ma l'ex carabiniere vuole provarci ugualmente, nonostante i rigidi criteri di selezione decisi dalla Fidal, intenzionata a scegliere già ad ottobre i marciatori per i Giochi carioca.

Scontata la pena, Alex potrà tornare a gareggiare. Saranno i risultati a dire cosa e dove potrà andare ma ci dovrà essere chiarezza in ogni movimento. La storia del doping, dell’Epo, della squalifica alla vigilia di Londra 2012, di situazioni non ancora chiarite con verità che si inseguono, dovrebbero essere esposte una volta per tutte prima che si imbocchi una strada pericolosa. Ha fatto tutto da solo, Schwazer? Chi lo ha portato a Ferrara e perché? Quali erano le vere intenzioni di quella visita? E sarebbe logico capire cosa c’è davvero dietro al rapporto con il dottor Michele Ferrari. Poi si potrà ripartire, con certezze senza inseguire altro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA