Lo strano caso di Schwazer: da squalificato
riceve l'oro per gli Europei 2010

Lo strano caso di Schwazer: da squalificato riceve l'oro per gli Europei 2010
di Carlo Santi
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Giovedì 31 Luglio 2014, 09:04
Sembra uno scherzo o uno strano gioco del destino. Alex Schwazer squalificato per doping e durante la squalifica, che scadr il 30 gennaio 2016, il marciatore altoatesino beneficia di una medaglia d’oro perch un suo collega, il russo Stanislav Emelyanov, stato fermato per lo stesso motivo. Per Schwazer è in arrivo la medaglia d’oro della 20 chilometri di marcia degli Europei di Barcellona 2010: era finito secondo a 28” dal vincitore con 1h20:38. Adesso, Giorgio Rubino, allora quinto, diventa quarto. Un caso davvero curioso, non il primo nell’atletica e non il primo per un italiano visto che proprio in quell’edizione degli Europei Anna Incerti che era finita terza nella maratona e dopo un lunghissimo iter è diventata lei la regina della gara con le squalifiche prima della lituana Zivile Balciunaite, allora prima, e poi della russa Naiylia Yulamanova.



LO STOP A LONDRA 2012

Quello che adesso sorprende è il successo di un atleta, Schwazer appunto, che è fermo per il doping, quel doping che lo ha bloccato alla vigilia delle Olimpiadi di Londra 2012 con un controllo a sorpresa che non ha superato. Una vicenda ancora avvolta nel mistero, lunghissima con le indagini non ancora concluse da parte della Procura della Repubblica di Bolzano che ne sta facendo un caso importante forse oltre quello che, in realtà, è. Schwazer, il carabiniere campione olimpico della 50 chilometri a Parigi 2008 quando era assolutamente pulito (anzi, era anche un po’ anemico, allora) ha intrapreso un percorso strano. Si è avvicinato al dottor Michele Ferrari, squalificato, per migliorare le sue prestazioni. Ha fatto sapere (ci sono i timbri sul suo passaporto) di essere andato a ottobre 2011 in Turchia, ad Antalya, per procurarsi l’Epo che avrebbe conservato in frigorifero nella casa dell’allora fidanzata Carolina Kostner a Oberstdorf, in Germania, prima di utilizzarla. Alla vigilia di Londra, Alex è stato controllato a sorpresa ma quel giorno, il 30 luglio, ha fatto dire a chi aveva bussato alla porta di non essere a Oberstdorf trasferendosi poi rapidamente a casa sua, a Racines, dove gli ispettori della Wada lo hanno cercato quella sera e trovato. L’azzurro, sicuro di non incorrere in guai, si è fatto testare.



LA VOGLIA DI TORNARE

La sua positività è stata annunciata il 6 agosto del 2012, alla vigilia del suo arrivo a Londra, e ha sorpreso molti anche se Schwazer era nel mirino da qualche tempo. Il marciatore era rimasto in Germania ad allenarsi da solo (Michele Didoni, il suo allenatore, non c’era) e la Federazione lo avevo lasciato libero consentendogli anche di partecipare alle Olimpiadi alla gara della 20 chilometri e fare ritorno a Oberstdorf dove avrebbe atteso la vigilia della 50 km prima di tornare a Londra. Una strategia davvero strana la sua. Fermato l’atleta, la Federazione italiana allora guidata da Franco Arese, ha visto l’autosospensione del medico federale, il dottor Giuseppe Fischetto, e il successivo allontanamento di Rita Bottiglieri, responsabile del settore medico della Fidal. Estranei alla vicenda, hanno pagato una colpa da autentici capri espiatori. Schwazer nel frattempo, chiusa la love story con Carolina Kostner, sta meditando di tornare a marciare. Si allena spesso e sempre intenzionato a chiedere uno sconto sulla pena per poter tornare a gareggiare prima del 2016.
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