Tamberi, Paltrinieri e Straneo: tre alfieri da sogno per l'accordo tra Coni e Bridgestone

Selfie per Valeria Straneo, Gianmarco Tamberi e Gregorio Paltrinieri
di Gianluca Cordella
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Giovedì 23 Marzo 2017, 17:10
dal nostro inviato MILANO Tre stelle dello sport azzurro e uno slogan che accomuna le loro storie: “Insegui il tuo sogno, non fermarti mai”. Gregorio Paltrinieri, Gianmarco Tamberi e Valeria Straneo sono gli ambasciatori italiani della nuova partnership mondiale tra il Cio e Bridgestone. L’accordo, che rende l’azienda leader mondiale nella produzione di pneumatici, top partner del Comitato olimpico internazionale fino al 2024, è stato presentato questa mattina a Milano. In questo percorso, ha spiegato Stefano Parisi, managing director di Bridgestone Europe South Region, «supporteremo attivamente tutta la società e le persone che ogni giorno inseguono il proprio sogno. Saranno coinvolte centinaia di milioni di persone a partire dalle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018, per arrivare a Tokyo 2020, alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 e fino ai Giochi Olimpici 2024. La campagna verrà attivata su innovative piattaforme digitali e in numerosi eventi dedicati al grande pubblico con particolare attenzione alle future generazioni». In questo quadro complessivo si inserisce la partnership con il Coni, rappresentato a Milano dal direttore marketing Diego Nepi. «Questo accordo rappresenta un’importante opportunità – ha spiegato Nepi - In linea con il più ampio progetto di sviluppo e crescita intrapreso dal presidente Malagò. Vogliamo valorizzare al massimo il mondo dello sport attraverso la figura centrale dell’atleta, con le sue straordinarie imprese conquistate con anni di sacrifici, costanza e impegno. Un progetto globale perché l’Italia Team arrivi al cuore di tutti attraverso il linguaggio universale dello sport».
 
E di quel linguaggio universale Tamberi, Paltrinieri e Straneo sono interpreti perfetti. Ognuno di loro con storie che sottolineano la rincorsa del sogno. Tamberi era tra i favoriti per l’oro olimpico di Rio, ma un brutto infortunio lo ha messo ko poco prima dei Giochi. Da allora è cominiciata la rincorso di un sogno chiamato Tokyo 2020. «Mi sto allenando tanto e farò in modo che i miei sforzi vengano ripagati. Il destino deve ridarmi ciò che mi ha tolto – ha detto il saltatore azzurro - Dimostrerò di cosa sono capace, arriverò alle Olimpiadi. Nulla potrà fermarmi da qui a Tokyo». E, per concludere l’intervento, applauso ritmato dei presenti “aizzati” da Nicola Savino, e Gimbo che mima un salto in alto per far capire che, sì, in qualche modo la rincorsa è partita.
 
Valeria Straneo, per scoprirsi campionessa di maratona, è dovuta passare per un intervento alla milza. Ma da allora non si è più fermata e, a 40 anni, è ancora la punta di diamante azzurra per la gara regina delle fatiche. «Sogno di essere ai mondiali di Londra – ha detto durante l’evento – ma ci andrò solo se sarò competitiva. Gareggiare per arrivare 40esima non è da me».
 
Nessuno infortunio ma tanta paura nella rincorsa del sogno di Paltrinieri. Quella di sapere, durante gli Europei di preparazione a Londra 2012, che la propria famiglia e i propri amici sono stati sconvolti dal terremoto che investì Carpi, la sua città. «I miei genitori si sforzarono di tenermelo nascosto il più a lungo possibile e, quando lo scoprì, mi dissero che era tutto a posto. Mica tanto: hanno vissuto fuori casa per due anni», racconta. E dai Giochi londinesi, turbati dalla paura che toglieva tranquillità per la gara, è partita la rincorsa all’oro di Rio sui 1500 di quattro anni dopo. Tre storie, tre sogni rincorsi. Tre storie in cui il percorso conta più della meta.
 
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