IL PRESIDENTE FESTEGGIA
"Dopo 20 anni l 'Italia torna a vincere un titolo mondiale in una specialità olimpica maschile. Grande quattro senza Italiano..." scrive Giuseppe Abbagnale, presidente federale in un post su facebook.
L’Italia sogna con questo equipaggio, e sognerà anche oggi quando l’otto prenderà il via nella finale che può regalare un’altra qualificazione olimpica, quella che in questa specialità spettacolare, quella delle ammiraglie che viaggiano a velocità supersoniche, manca da molti anni. Era già un’operazione tra le più difficili di questo mondiale portare l’otto azzurro tra le sei grandi del canottaggio mondiale. E oggi, appuntamento alle 14.45 (diretta su Rai1Sport ed Eurosport), l’equipaggio azzurro, guidato da Vincenzo Abbagnale - figlio d’arte, un nome un programma - proverà ad arrivare fra i primi 5, piazzamento che varrebbe il passaporto per Rio 2016. Sarebbe il sugello per la remata di punta della squadra azzurra del dt La Mura: infatti dopo il pass olimpico ottenuto dal 2 senza (Capelli, Mornati) e dal 4- iridato, l’otto completerebbe il quadro in modo trionfale. Ad emozionarsi, in tribuna, ci sarà anche mamma Linda Esposito, ovvero la signora Abbagnale, moglie di Peppe presidente ed ex campionissimo, arrivata di corsa in Francia dopo la qualificazione dell'otto per la finale, soprattutto per seguire da vicino e magari poter abbracciare per prima suo figli Vincenzo, capovoga di questo equipaggio che ha sorpreso tutti.
PAROLA AI CAMPIONI
Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle, capovoga): “Siamo partiti a scheggia, e abbiamo impostato un passo deciso e pulito. L’azione dell’Australia non nego che poi chi ha messo un po’ di nervosismo, ma siamo rimasti lucidi e abbiamo continuato a fare la nostra gara, sferrando però due attacchi in più rispetto a quanti ne avevamo programmati. Agli ultimi 500 metri poi loro hanno un po’ mollato e ne abbiamo approfittato subito, poi negli ultimi 250 metri con la nostra collaudata chiusura non c’è stata storia”.
Matteo Lodo (Fiamme Gialle, secondo carrello): “Abbiamo fatto la gara come credevamo di farla all’inizio. La partenza è stata forte, poi l’Australia ha dimostrato di essere un equipaggio competitivo, ma noi siamo stati bravi a tenerli. Poi negli ultimi 600 metri siamo partiti, li abbiamo visti cedere un po’ e ci abbiamo creduto. Con gli australiani temevamo l’Olanda, ci aspettavamo forse qualcosa di più da loro, ma ciò che contava e nel quale abbiamo sempre creduto era la nostra vittoria, ed è arrivata”.
Matteo Castaldo (RYCC Savoia, terzo carrello): “Ce l’ho fatta, è un sogno che si avvera, dopo tutta una vita di sacrifici. E’ una sensazione unica, la nostra forza è l’essere un gruppo di amici, è l’affiatamento che abbiamo che ci ha portato fino a questo risultato. Vedremo cosa accadrà il prossimo anno verso Rio de Janeiro, non possiamo sapere cosa accadrà, ma intanto voglio godermi questa medaglia d’oro”.
Marco Di Costanzo (Fiamme Oro, quarto carrello): “ Siamo partiti convinti, e abbiamo spinto al massimo sapendo che se avremmo preso subito una buona velocità poi saremmo riusciti a mantenerla. E’ stato così, la barca era veloce, abbiamo preso il comando e il passo è stato ottimo. L’Australia è stata brava fino ai 1250 metri, poi qualcosa da parte nostra ha fatto la differenza, forse il fatto che eravamo gli unici ad essere affamati, a non aver ancora vinto niente a questi livelli, fatto sta che Peppe (Vicino, il capovoga, ndr) ai 1500 metri ha richiamato la barca e lì abbiamo guadagnato, poi agli ultimi 250 metri, quando già eravamo in testa, siamo partiti con la nostra chiusura e l’Australia era sempre più lontana. E l’oro al collo ce lo abbiamo noi”.
I COMPLIMENTI DI MALAGO'
“E’ un successo dell’Italia di La Mura e di Peppe Abbagnale. Questi ragazzi sono stati fantastici e l’Italia deve essere orgogliosa di vederli a Rio il prossimo anno”. Sono queste le parole con cui il Presidente del CONI Giovanni Malagò, presente sugli spalti Aiguebelette insieme a Carlo Mornati, responsabile della Preparazione Olimpica, si è complimentato con i dirigenti del canottaggio. Una medaglia d’oro che mancava all’Italia da venti anni (Tampere 1995 con Carlo Mornati, sì proprio colui che oggi è a capo della Preparazione Olimpica del CONI, Raffaello Leonardo, la voce tecnica del canottaggio durante le riprese RAI, Riccardo Dei Rossi, imprenditore e impegnato con gli atleti master e Valter Molea, numero due dell’attuale staff tecnico del settore pesi leggeri) e che l’Italia ha vinto sul finale con quella cavalcata spettacolare.
LE ALTRE GARE
La Francia ha vinto la medaglia d'oro nel doppio pesi leggeri ai campionati del mondo di canottaggio di Aiguebelette, in Francia. I transalpini si sono imposti in 6'13"380 precedendo la Gran Bretagna (6'15"150) e la Norvegia (6'15"620). Gli azzurri Andrea Micheletti e Pietro Ruta (Fiamme Oro) hanno chiuso al quinto posto in 6'19"390. Nel due senza è stata invece la Nuova Zelanda a conquistare l'oro. I neozelandesi hanno dominato la gara chiudendo in 6'15"830 precedendo la Gran Bretagna (6'22"350) e la Serbia (6'25"360). Gli azzurri Niccolò Mornati e Vincenzo Capelli hanno chiuso al quinto posto in 6'29"120.
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