Ciclismo, Rosa: «Peccato, sabato mi sposo e la vittoria era il mio regalo di nozze»

Ciclismo, Rosa: «Peccato, sabato mi sposo e la vittoria era il mio regalo di nozze»
di Francesca Monzone
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Sabato 1 Ottobre 2016, 21:05
Diego Rosa è stato straordinario in questa sua ultima corsa di stagione. Lo è stato non solo per il suo secondo posto alla classica delle foglie morte ma per il modo in cui ha condotto la corsa, in cui per l’ultima volta lo abbiamo visto con la maglia dell’Astana, perché il prossimo anno correrà con un nuovo team, probabilmente la britannica Sky.
Al traguardo l’abbiamo vista molto provato, in lacrime e a testa bassa sulla sua bici. Quali sono le sue impressioni su questa corsa?
«Ho creduto di farcela veramente e fino alla fine ho sperato vincere. E’ stata una volata secca e lo scorso anno ero stato battuto da Valverde e quest’anno volevo veramente farcela. La curva ha fatto probabilmente la differenza. Tornerò in questa corsa e ci riproverò».
Sul podio ci sono due colombiani. Pensa che in corsa abbiano fatto squadra aiutandosi?
«Non credo. Ognuno di loro voleva vincere come del resto anche io. Abbiamo fatto la nostra corsa».
Lei nella prima parte della gara è stato al servizio di Fabio Aru. Poi gli ordini sono cambiati e lei da gregario è diventato capitano. Cosa è successo?
«Nei primi 60 chilometri ho aiutato Fabio. Dopo, quando ho visto che mi sentivo bene, Fabio è stato un signore e mi ha detto di giocarmi le mie carte e di andare avanti per cercare di vincere e così ho fatto. Allora mi sono messo a tirare e dopo aver parlato anche con altri corridori in gruppo abbiamo deciso che su quella salita dovevamo guadagnare terreno. Poi. Purtroppo, nel finale sono arrivato secondo. Un ottimo risultato ma oggi cercavo la vittoria».
Se avesse la possibilità di tornare indietro, cosa cambierebbe della tattica?
«Sicuramente l’ultimo chilometro e mezzo. Non scatterei così presto e aspetterei. Sapevo che Chaves tra noi tre era il più veloce e il mio intento era quello di sorprenderlo».
Lei non ha vinto e tutti abbiamo visto la sua amarezza. In quale modo si riparte?
«Si riparte subito e io lo faccio già questa sera. Ci sono i miei testimoni di nozze che mi stanno aspettando per prendere l’aereo e festeggiare il mio addio al celibato. Sabato prossimo mi sposo. Si va avanti anche se ora mi riposo. Questa era la mia ultima corsa di stagione con l’Astana a gennaio parte la nuova stagione e lo farò con tanto entusiasmo».
A chi avrebbe voluto dedicare questa vittoria, se fosse riuscito a tagliare per primo il traguardo?
«A me stesso e poi ad Alessandra come regalo di nozze. Lei mi è sempre stata vicino, ha sofferto insieme a me e mi sarebbe piaciuto vincere anche per lei. Poi ovviamente mi sarebbe piaciuto anche poter salutare l’Astana con una vittoria visto che il prossimo anno correrò con un’altra squadra».
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