Coni-Miur, al via il progetto "scuole aperte" in 100 istituti

Coni-Miur, al via il progetto "scuole aperte" in 100 istituti
di Redazione Sport
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Mercoledì 13 Dicembre 2017, 19:36
Il Coni, in collaborazione con il Miur, le Federazioni sportive nazionali con il sostegno di Samsung Electronics Italia, avvia un progetto dedicato alle scuole secondarie di I grado, 'Scuole aperte allo sport', che per l'anno 2017-2018 coinvolgerà in via sperimentale 100 scuole su tutto il territorio nazionale, con 1500 classi e circa 30mila ragazzi. «Prima del mio arrivo non c'era un dipartimento che si occupava di sociale e di scuola. Per questo progetto non è un caso che sono stati scelti l'atletica leggera e la ginnastica, sono alla base di tutto. Fa piacere poi che ci sono altre dieci federazioni oltre al Comitato Paralimpico», ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò durante il suo intervento alla presentazione del progetto insieme alla ministra dell'istruzione Valeria Fedeli. «Si eredita una situazione che si è consumata dal dopoguerra ad oggi, che è complicata, stiamo correndo ai ripari, noi non ci sottraiamo. Se siamo ancora i quinti nel mondo nel medagliere estivo ed invernale e se vinciamo tanti titoli mondiali individuali, pensate cosa potremmo fare se potessimo avere una spinta dal settore scolastico, da un progetto più diffuso nella scuola. Diventeremmo un modello. Dobbiamo uscirà dall'impasse anche grazie a questi progetti che sono formidabili», ha sottolineato il numero uno dello sport italiano. 

«Questo è un grande progetto che avrà grande successo sui social. La scuola aperta allo sport significa che la scuola italiana, dai ragazzi di 11-13 anni, è presente nei passaggi importanti dell'adolescenza, e questo attiene all'investimento su una cultura informativa nei ragazzi. Lo sport è educazione. È fonte necessaria di educazione e formazione come ha detto il presidente Mattarella», ha spiegato la ministra Fedeli. «Bisogna acquisire dallo sport i valori. Io continuo a chiamarla cultura del movimento. Si sta facendo una cosa straordinaria per i ragazzi e per il paese. Dovremo trovare il modo, andando avanti nelle difficoltà, di farlo diventare strutturale. I giovani ambasciatori che lasceremo devono essere promotori di un allargamento. 100 scuole in tutta Italia è una scelta di investimento vero. Un paese non deve essere interessato allo spot e neanche io lo sono. Quello che ci anima è recuperare nel migliore modo e nel minor tempo possibile il gap con altri paesi. Coinvolgere i ragazzi è una delle missioni più utili al paese», ha concluso la ministra dell'istruzione. 

Il progetto offre l'opportunità di far conoscere diversi sport, con l'obbiettivo di favorire l'avvio entro alla pratica sportiva dei ragazzi di 11-13 anni. 'Scuole aperte allo sport' offre un pacchetto di attività totalmente gratuito per le scuole e i ragazzi.
In ciascuna scuola verrà avviato un percorso costituito da tre sport realizzati in tre settimane durante l'orario scolastico, con un tecnico federale che affiancherà gli insegnati di educazione fisica. Inoltre un pomeriggio a settimana saranno organizzati, nelle palestre scolastiche, corsi gratuiti dei tre sport. In tutte le scuole saranno proposte l'atletica leggera e la ginnastica a cui si affiancherà un terzo sport come pugilato, taekwondo, baseball-softball, calcio a 5, hockey su prato, pallacanestro, pallamano, rugby senza contatto, golf e danza sportiva, oltre al Cip. All'attività sportiva sarà affiancato un percorso valoriale, sui valori dello sport, il fair play e la lotta al bullismo e al cyberbullismo.
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