Curling, cuori di ghiaccio: gli azzurri gelano i maestri danesi e volano alle Olimpiadi

Curling, cuori di ghiaccio: gli azzurri gelano i maestri danesi e volano alle Olimpiadi
di Mario Nicoliello
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Lunedì 11 Dicembre 2017, 08:46
Le spazzole tricolori riscrivono la storia. L'Italia maschile del curling sarà ai Giochi di Pyeongchang, niente da fare invece per le donne fermatesi sul più bello. Così sull'aereo per la Corea del Sud saliranno lo skip Joel Retornaz e Simone Gonin, entrambi dello Sporting Club Pinerolo, Amos Mosaner dell'Aeronautica Militare, il lead Daniele Ferrazza e Andrea Pilzer del Curling Cembra. Cinque nomi destinati a entrare negli annali, visto che l'Italia sarà presente nella rassegna a cinque cerchi: il curling è tornato in calendario da Nagano 1998 per la seconda volta dopo Torino 2006, quando era però qualificata di diritto in quanto nazione organizzatrice.
Gli azzurri delle bocce sul ghiaccio hanno compiuto l'impresa battendo 6-5 la Danimarca all'extra end nella prima sfida di playoff del torneo di qualificazione olimpica di Plzen, in Repubblica Ceca. Un pass strappato con i denti, scivolando sulla lastra bianca, riscaldando il ghiaccio e accompagnando le pietre di granito fino al cerchio rosso della casa.

TRAGUARDO (IM)POSSIBILE
Grinta e cuore, coraggio e tecnica per acciuffare un traguardo insperato alla vigilia. Eppure materializzatosi dapprima col secondo posto nel girone e poi prendendosi la rivincita contro i danesi che avevano battuti gli azzurri al primo turno. Il lavoro di programmazione coordinato dal direttore tecnico Marco Mariani e dall'allenatore delle nazionali Soren Gran ha dato i suoi frutti. Vincente è stata la scelta di schierare un quintetto misto, con atleti di diversi società, mentre in passato a vestirsi d'azzurro erano solitamente cinque portacolori dello stesso club. Il più contento del gruppo è il 34enne Joel Retornaz. «Nonostante l'esperienza racconta sabato notte non sono riuscito a dormire, perché la domenica sarebbe stata una giornata decisiva. È la prima volta che raggiungiamo i Giochi giocandocela sul ghiaccio, senza il vantaggio di essere Paese ospitante, e questo dà l'idea della nostra impresa: abbiamo vinto le partite giuste e ce lo siamo meritati, è il giorno più importante della mia carriera».
Retornaz era già presente in squadra ai Giochi di Torino: «Quando parlo della rassegna del 2006 vissuta da giocatore mi vengono sempre i brividi. Desideravo pertanto che li potessero provare anche i miei compagni, perciò finiti gli Europei a metà novembre ci siamo parlati a lungo perché speravo cogliessero l'importanza di questa occasione».

EMOZIONI AL FOTOFINISH
La partita contro i danesi è stata da batticuore: azzurri avanti 5-4 al nono end, poi pareggio scandinavo al decimo e lotta decisiva all'extraend. È una bocciata di Mosaner a trasformare il sogno in realtà: 6-5 e pass in cascina.

BIS A UN PASSO
La domenica sul ghiaccio ceco poteva essere leggendaria se anche le ragazze avessero staccato il pass, sempre contro la Danimarca. Invece sono state beffate dalle nordiche per 5-4 all'extra-end. Così dopo il recente bronzo europeo le azzurre non sono riuscite a capitalizzare il primo posto nel girone, perdendo entrambe le sfide dei playoff contro Cina e Danimarca. Niente trasferta in Asia quindi per lo skip Diana Gaspari, Stefania Costantini e Chiara Olivieri, della Dolomiti Cortina, e per Veronica Zappone e Angela Romei del Luserna. Le donne dovranno ripartire da questa delusione, gli uomini avranno due mesi per ricaricare le batterie e affrontare a testa alta il torneo olimpico.
 
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