Di Rocco: «Spiace che Nibali non sia al Giro ma confido negli altri italiani»

Di Rocco: «Spiace che Nibali non sia al Giro ma confido negli altri italiani»
di Redazione Sport
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Mercoledì 6 Maggio 2015, 17:41 - Ultimo aggiornamento: 18:54
«Mi aspetto sempre un bel Giro, la corsa più dura del mondo nel Paese più bello del mondo. Anche da parte italiana anche se i pronosticati sono tutti stranieri». Così il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, a tre giorni dal via della corsa rosa che partirà da San Lorenzo al Mare, in Liguria. Non ci sarà Vincenzo Nibali, mentre i tifosi italiani confidano in Fabio Aru, lo scorso anno terzo. «Spiace perchè in Italia Nibali ha tanti tifosi però un italiano è tornato a vincere un Tour dopo 16 anni ed è anche giusto così - aggiunge il n.1 Fci a margine della presentazione del Libro »Cento Volte Bartali. 1914-2014«, al Coni-. Il suo impegno primario è quello e punta a riconfermarsi. Facciamo il tifo per lui. Vincenzo ha tifosi anche in Francia perchè hanno apprezzato oltre le sue doti anche la sua grande disponibilità. Aru punta a confermarsi anche se nella fase di avvicinamento ha avuto un pò di problemi fisici. Doveva fare i Giro di Romandia e sette giorni di gare in meno difficile da gestire però sono convinto che sia maturato e sappia gestirsi al meglio». Il favorito? «Sulla carta Contador, ma anche Porte», dice Di Rocco.

«Gli italiani saranno protagonisti, ma non mi sbilancio. Ma negli ultimi tempi non è azzardato sognare che ci sia un italiano in maglia rosa». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in vista del Giro d'Italia. E la corsa rosa può aiutare anche la candidatura olimpica di Roma 2024. «Mi sembra c'è sempre di più una crescita di popolarità del ciclismo - rileva il capo dello sport italiano -, gli anni complicati sembrano alle spalle. Il Giro è subito dopo il Tour, è riconosciuto come un'eccellenza del sistema organizzativo. Siamo impegnati nella candidatura e tanto più manifestazioni come il Giro accrescono la credibilità di Roma 2024».
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