Doping, Schwazer interrogato per 6 ore.
Il legale: «Alex ha collaborato con la Procura Coni»

Doping, Schwazer interrogato per 6 ore. Il legale: «Alex ha collaborato con la Procura Coni»
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Giovedì 20 Novembre 2014, 19:34 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 00:17
Un interrogatorio fiume di quasi sei ore, scandito da 110 domande. Alex Schwazer ha vuotato il sacco nell'audizione avvenuta davanti alla Procura antidoping del Coni. Negli uffici dello stadio Olimpico di Roma l'ex marciatore azzurro ha risposto alle domande degli inquirenti sportivi che alla fine lo hanno valutato come estremamente collaborativo e credibile.



Un atteggiamento che l'atleta spera adesso possa in qualche modo riaprirgli le porte dell'attività agonistica col sogno Rio 2016.



I Giochi sono infatti l'obiettivo di Schwazer, squalificato per tre anni e mezzo per doping (fino al30 gennaio 2016) in seguito alla sua positività all'Epo prima delle Olimpiadi di Londra. «I giudici devono decidere in modo autonomo, io sono tornato ad allenarmi e quando sarà il momento sarò pronto a rientrare. Se sogno ancora di partecipare a Rio? Il sogno deve ancora incominciare...» ha confessato Schwazer al termine dell'audizione (in cui si è parlato anche di due ulteriori presunte violazioni del codice Wada) cominciata attorno a mezzogiorno e finita poco prima di cena.



«Interrogatorio fiume? Sì perchè abbiamo cercato di chiarire tutto quello che c'era da chiarire, e penso che ci siamo riusciti» la convinzione dell'ex marciatore, oro a Pechino nella 50 km, che avrebbe ricostruito nei dettagli tutta la sua vicenda, fornendo alla Procura anche i nomi di alcuni atleti che nel corso degli anni avrebbero frequentato il medico sportivo Michele Ferrari, inibito dalla Federazione.



Adesso ovviamente gli inquirenti dovranno verificare le parole di Schwazer, anche in relazione a quanto dichiarato sulla vicenda dalla sua ex fidanzata Carolina Kostner.



«Alex è venuto volentieri perchè non ha nulla da nascondere, ha detto tutto quello che poteva, dando tutto il contributo possibile - ha confermato poi il suo avvocato, Gerhard Brandstaetter -. Pende ancora questa inchiesta (il procedimento penale a Bolzano, ndr) quindi non vogliamo dire tante cose tranne che Schwazer ha dato tutti i chiarimenti che poteva dare, tutta la collaborazione che doveva dare, ed è stato anche apprezzato il suo comportamento. Lui è un ragazzo di valore, è uno di quegli atleti che è caduto, ha ammesso, e ha collaborato. Il suo stato d'animo? È positivo, ha chiarito ed è tornato a fare sport a tempo pieno, si sta allenando. Ci sono tutte le premesse affinchè Alex possa fare molto bene».