Doping, lo scandalo della Russia arriva alla martaona di New York

Doping, lo scandalo della Russia arriva alla martaona di New York
di Redazione Sport
2 Minuti di Lettura
Giovedì 3 Novembre 2016, 20:28
Lo scandalo del doping russo si abbatte sulla maratona di New York. Le autorità stanno indagando sull'agente sportivo russo Andrey Baranov per tangenti e corruzione. Gli agenti si sono presentati nelle ultime ore nell'abitazione newyorkese di Baranov: un'operazione di sorveglianza che arriva a due giorni dalla maratona di New York, in calendario domenica. Gli investigatori puntano ad accertare se Baranov abbia 'cospiratò con gli organizzatori delle maratone americane, inclusi quelli della maratona di New York, per consentire agli atleti che usano sostanze vietate di partecipare alle competizioni. Baranov nega ogni attività criminale: «non ho mai fatto entrare atleti dopati nelle gare americane e non ho mai pagato gli organizzatori delle gare», afferma Baranov in un'intervista al New York Times. Respingono le accuse anche gli organizzatori della maratona di New York: «non siamo a conoscenza di attività criminali, e nessuno all'interno dell'organizzazione ha mai ricevuto compensi da Baranov», mette in evidenza un portavoce. «Alla maratona di New York non sono iscritti atleti russi», aggiunge il portavoce con il New York Times, mettendo in evidenza che l'assenza e nel rispetto delle linee guida delle autorità.
L'indagine rientra nell'ambito dell'inchiesta più ampia del Dipartimento di Giustizia americano nel doping, che si è già tradotta in squalifiche per atleti russi. A più di 100 atleti russi sono state vietate le Olimpiadi di Rio de Janeiro e a molti funzionari del governo russo sono stati negati gli accrediti. Le autorità americane stanno puntando ora l'attenzione sugli agenti sportivi che sono dietro agli atleti, e sui fondi che sono transitati presso le banche americane. Se i pagamenti dovessero risultare frutto di 'attività illecitè, allora le autorità americane potrebbero reclamare la giurisdizione sul caso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA