Europei, Pellegrini e Paltrinieri avanti ma “nascosti”, Quadarella per il podio

Europei, Pellegrini e Paltrinieri avanti ma “nascosti”, Quadarella per il podio
di Piero Mei
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Giovedì 14 Dicembre 2017, 13:02 - Ultimo aggiornamento: 13:14

Sapremo domani alle 18.45 circa (la partenza della finale dei 1500 agli europei di nuoto in vasca corta a Copenaghen è fissata per le 18.31), chi è Gregorio Paltrinieri in questo momento, e se l’ucraino Romanchuk, cresciuto a pasta alla carbonara e segreti “trafugati” a Ostia dove s’llaenò nella scorsa stagione, è diventato più forte di Greg. Sapremo se Greg è ancora in ballo tra le onde grosse dell’oceano australiano, la voglia di acque libere, nuove cose preparate e non ancora del tutto assorbite, o se stamattina, nella batteria che lo ha visto terzo dietro Romanchuk e il francese Joly era solo l’assaggio per la finale di domani, dopo il campanello d’allarme intravisto nell’eliminazione precoce nei 400 di ieri.

Sapremo, anche se la vasca corta, con le tante virate in più e la minore importanza rispetto a quella lunga, non è l’obiettivo di Paltrinieri, che per il 2018 mira a GLAsgow, europei nei 50 metri, e poi al mondiale 2019 ed a Tokyo 2020, tutte cose abbastanza lontane, che Greg fa, senza tuttavia affrettare conclusioni che di solito si tirano con facilità quando non con faciloneria.

Paltrinieri ha nuotato in 14:34.81, terzo nella sua batteria che ha visto primo Romanchuk (14:30.30) e secondo Joly (14:34.47) tutti più veloci del vincitore dell’altra batteria, il norvegese Christiansen. Ha fatto il Paltrinieri all’inizio, andando in testa; a un terzo di gara l’aggressivo Romanchuk s’è fatto avanti. Con la qualificazione praticamente presa, Greg ha completato senza strafare. L’ucraino se n’è andato o l’ha lasciato andare? Sapremo domani.

FEDERICA SPRINT
La Pellegrini sprint s’è tuffata stamattina per la sua nuova vita di nuotatrice internazionale, quella di velocista: Federica è scesa in acqua nella quinta serie dei 100 stile libero. Ha chiuso in 53.61, che è risultato il tredicesimo tempo del ranking, valevole come dodicesima posizione per lo scarto della svedese Coleman, eliminata da due connazionali più veloci di lei.

Per “la Divina”, come chiamano la Pellegrini prendendo il nick di Greta Garbo (l’attrice che si ritirò in auge) e di Maria Callas (la cantante lirica famosa per i suoi acuti, i migliori di sempre, e i suoi amori, i più tormentati di sempre), è il passo avanti verso la semifinale di oggi pomeriggio alla quale è stata promossa anche, e con il decimo tempo, 53.53, Erika Ferraioli, in un elenco di campionesse che ha visto al numero uno la francese Bonnet, ma bene in vista la svedese Sjoestroem, probabilmente la migliore nella specialità, l’olandese Kromowidjojo e la bella di Danimarca, Pernille Blume.
 

 


LA PRIMA DA CAMPIONE
Fabio Scozzoli, appena campione d’Europa, fa la frazione a rana della staffetta misti mista, quella che prevede una infinita varietà di combinazioni fra due uomini, due donne e quattro stili che quasi ci vuole un algoritmo per costruirla. L’Italia si schiera con Luca Spinazzola a dorso, Scozzoli a rana, la Di Liddo a farfalla e la Raco a stile libero: 23.85, 26.39, 25.86 e 24.15 i rispettivi tempi che portano l’Italia a 1:40.23, ottava nel summary ma oggi pomeriggio in finale il mischione di uomini, donne e stili, il gioco delle coppie e delle accoppiate potrà cambiare tutto.

SIMONE VA VELOCE
Tornato all’acqua più breve dei 100 metri, nel “suo” dorso, Simone Sabbioni nuota in 50.43, seconda prestazione italiana e sua di sempre, e seconda anche nella circostanza, giacché la prima è del nuovo fenomeno russo Kliment Kolesnikov, il billennial (classe 2000) dal grande futuro, che chiude in 50.21 e c’è già chi lo paragona al “grande sughero” che fu Roland Matthes, unico maschio di gloria fra le tante valkyrie prussiane ai tempi della Ddr. Va in semifinale con il sedicesimo tempo, 51.75, anche Lorenzo Mora, diciannovenne di Carpi, il paese di Paltrinieri.

L’ALTRO FABIO
Dopo Fabio d’oro, Scozzoli, che ha vinto ieri la gara dei 50 rana, un altro Fabio, Lombini, è il primo azzurro a guadagnare una finale: accade nei 200 stile libero nei quali il diciannovenne di Castrocaro, città di canzoni, fa il suo secondo tempo di sempre (1:44.64) ed è il crono che gli garantisce l’ottavo posto. Non passano Miressi né Megli, il primo con 1:44:92 è nono e di riserva, il secondo chiude in 1:45.38.

Un passetto avanti è quello delle farfalle veloci che sono quattordicesima e quindicesima nei 50 (26.08 per la Di Liddo, 26.20 per la Bianchi) e dunque vanno in semifinale; la più veloce è stata l’olandese Kromowidjojo, 25.31, un’altra delle ragazze multitasking, di quelle che non badano a stili e distanze.

Vanno fuori, invece, i due ranisti nei 200: al giovane Martinenghi non basta il 2:07.64, il personale che ottiene: è quindicesimo. Per il carabiniere Pizzini il ventesimo tempo, 2:08.56.

CAPITAN ITALIA
Debutta con i gradi di capitano appena ereditati da Filippo Magnini, Federico Turrini nei 400 mistri: e per il neoeletto dagli atleti è subito finale nei 400 misti, settimo tempo, 4:09.07. Promossa nei misti, distanza 100 metri, Ilaria Cusinato: il suo 1:00.70 le vale la semifinale. La Hosszu qui è prima con 56.75, quasi mondiale (56.51).

QUADARELLA DA FINALE
Oggi pomeriggio, inizio della sessione alle 17, semifinali o finali delle gare di stamattina.
Naturalmente non i 1500 uomini, sostituiti dagli 800 donne, con in vasca Simona Quadarella: Diretta tv su Raisport. Risultati e programma completi sul sito www.federnuoto.it.

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