Federica Brignone: «Il Mondiale? A me piace di più vincere la Coppa»

Federica Brignone: «Il Mondiale? A me piace di più vincere la Coppa»
di Mario Nicoliello
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Lunedì 17 Ottobre 2016, 13:24
ROMA Riparte dall'Austria la Coppa del mondo di sci. Sul ghiacciaio del Rettenbach sabato e domenica sarà come da tradizione il gigante a inaugurare la stagione del circo bianco. L'italiana più attesa è Federica Brignone, che dodici mesi fa trionfò tra le porte targhe tirolesi. «Fisicamente sono a posto - racconta la ventiseienne - ma siccome la gara di Soelden arriva troppo presto non posso dire di essere già in forma. Per il fatto di aver vinto l'anno scorso un po' di pressione la avverto, come sempre mi lancerò dal cancelletto cercando di fare bene». La sciatrice valdostana è cresciuta molto nell'ultima stagione come donna e come atleta. «Ogni esperienza - spiega la figlia di Maria Rosa Quario - ti migliora, facendoti pensare in un modo diverso. Sto raggiungendo passo dopo passo la piena maturità. Il mio obiettivo sarà dare il massimo in ogni gara. Se riuscirò a farlo i risultati verranno di conseguenza».
LA SCELTA
Da quest'anno la Brignone - insieme a Nadia Fanchini, Elena Curtoni, Francesca Marsaglia, Marta Bassino e Sofia Goggia - è inserita nel gruppo delle polivalenti. «Mi allenerò in tutte le discipline, ma in gara preferisco eccellere in poche piuttosto che soffrire in tante. Perciò farò sempre gigante e superG, mentre in discesa e slalom mi cimenterò con continuità solo se sarò competitiva, quindi se riuscirò a stare tra le venti». Intanto dopo il gigante di Soelden le polivalenti azzurre faranno tre settimane di allenamento tra Colorado e Vermont, quindi la Brignone salterà lo slalom di Levi a metà novembre, concentrandosi invece sulle prove veloci e tecniche nordamericane: «Allenarsi sulla neve statunitense sarà fondamentale per acquisire certezze. Penso che le mie principali avversarie siano me stessa e il cronometro. Senza piena fiducia nei propri mezzi non si vince». L'evento clou della stagione saranno i Mondiali di Sankt Moritz in febbraio, ma Federica se dovesse scegliere tra titolo iridato e coppetta di specialità non avrebbe dubbi: «Preferirei tutta la vita vincere la coppa, perché è il trofeo che incorona la più forte dell'anno. Il Mondiale è una gara secca su cui possono incidere anche elementi casuali». Per ora ci si limita alla coppetta, ma in futuro si potrebbe tentare anche l'assalto alla generale: «Non posso dirlo adesso. Per puntare alla classifica complessiva bisogna fare bene in tutte le discipline. Per me è ancora presto».
LA NOVITÀ
Da quest'anno ci sarà un nuovo ordine di partenza nelle prove veloci, con le migliori dieci che sceglieranno un pettorale dispari tra l'1 e il 19. Altre modifiche sono allo studio. Sul punto la Brignone ha le idee chiare: «Aumenterei il numero di gare in notturna e creerei una sorta di Grande slam, tappe cioè con uomini e donne insieme in tutte le discipline. In questo modo i tifosi potrebbero godersi tutti i loro idoli. So che è difficile perché poche località possono allestire prove tecniche e veloci». Infine un pronostico sulla vincitrice della sfera di cristallo: «Shiffrin e Vonn sono le favorite, ma occhio alla Gut».