Giro d'Italia, Valverde vince la tappa e Kruijswijk rimane in rosa. Per Nibali un altro crollo. Ritiro in vista?

Giro d'Italia, Valverde vince la tappa e Kruijswijk rimane in rosa. Per Nibali un altro crollo. Ritiro in vista?
di Francesca Monzone
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Martedì 24 Maggio 2016, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 19:10

Alejandro Valverde ha vinto in uno sprint a tre la sedicesima tappa del Giro d'Italia, 132 chilometri da Bressanone ad Andalo. Al secondo posto la maglia rosa Kruijswijk seguito dal russo della Katusha, Zakarin.
Valverde ad Andalo ha centratoondo il suo obiettivo, ovvero una vittoria di tappa ed il podio del Giro d'Italia dove l’olandese Steven Kruijswijk è sempre più in  rosa. Vincenzo Nibali, invece, è crollato per il secondo giorno consecutivo di corsa scivolando fuori dal podio. Adesso il suo ritardo appare difficile da recuperare: lo Squalo è precipitato a 4'43”.
La frazione di oggi, 132 chilometri da Bressanone ad Andalo, verrà ricordata in questo Giro come la tappa che incorona Kruijswijk, vincitore indiscusso, e un Nibali costretto ad arrendersi ad un fisico che non risponde come dovrebbe. Lo spettacolo non è mancato, in particolare sulle due salite di giornata, quelle sul passo della Mendola e di Fai della Paganella.
La corsa rosa è entrata nella sua ultima settimana e adesso ogni secondo vale una posizione importante in classifica; nessun errore viene perdonato e oggi, in una frazione subito nervosa, si sono delineati i nomi dei corridori che quasi certamente saranno sul podio di Torino domenica prossima.
L’olandese della Lotto Jumbo, Steven Kijuswijk, isolato sulla Mendola dai suoi avversari ha saputo rispondere ai vari attacchi e contrattacchi. Si è difeso e ha attaccato a sua volta dimostrando di avere ottime gambe e personalità con quel senso tattico che gli ha permesso di essere sempre in testa. Steven l’olandese che voleva giocare a calcio e che nei primi anni di attività sportiva non ha mai visto una montagna, oggi è il padrone indiscusso di questa corsa e se sarà capace di mantenere questa forma passerà agli annali come il primo olandese a vincere la corsa rosa. Lo Squalo, invece, che come abbiamo detto ha subito un altro giorno di crisi che lo ha retrocesso al quarto posto della generale, è apparso in seria difficoltà con problemi che meritano una particolare attenzione, perché là dove la strada si è resa più impegnativa, Nibali non è riuscito a fare il cambio di ritmo. Ha battagliato per tutta la salita al passo della Mendola, poi sul Fai della Paganella ha patito il cambio di ritmo di Valverde e della maglia rosa. Ha abbassato la testa ma già da qualche chilometro la sua pedalata non era più brillante. Anzi, era pesante. Le reazioni ci sono state, ma probabilmente sono state più il frutto di un orgoglio ferito perché la mente è sempre stata lucida ma, come visto, le gambe sono apparse troppe volte pesanti.
Preoccupazione arriva dallo staff del campione siciliano, in particolare dal preparatore atletico Paolo Slongo e del medico della società, Magni, che a questo punto vogliono far luce sullo stato fisico di Nibali effettuando delle analisi per escludere eventuali problematiche fisiche. Attualmente in casa Astana non si parla ancora di ritiro ma se dalle analisi dovesse emergere qualcosa allora un possibile ritiro potrebbe essere preso in considerazione.
Valverde il vincitore di oggi che allo sprint ha battuto l’olandese in maglia rosa e il russo della Katusha, Zakarin, ha dimostrato come sia possibile reagire dopo un giorno di crisi. Il corridore di Murcia aveva attraversato momenti di difficoltà proprio nel tappone dolomitico di Corvara, risollevandosi poi nella cronoscalata e riconfermandosi oggi. Bene anche il colombiano Chaves che se dopo la Mendola era rimasto dietro al gruppo dei migliori, è riuscito a rientrare mantenendo ilo secondo posto in classifica generale.
La corsa rosa ancora non è giunta al termine e altre occasioni importanti ci saranno certamente venerdì e sabato dove, la crisi di un corridore ora forte, potrebbe ricapovolgere la classica.
Domani tornano di scena i velocisti. C’è la Molveno-Cassano d'Adda, 196 chilometri, ci sarà un solo GPM di quarta categoria a passo Sant'Eusebio quando al traguardo mancheranno quasi 100 chilometri.



Arrivo, 16. tappa Bressanone-Andalo:
1. Valverde (Spa/Movistar), 2. Kruijswijk (Ola/LottoNL Jumbo) s.t., 3. Zakarin (Rus/Katusha) a 8'', 4. Ulissi (Ita/Lampre Merida) a 37'', 5. Jungels (Lux/Etixx Quickstep) a 37'', 6. Lopez Garcia (Spa/Sky) a 38'', 7. Firsanov (Rus/Gazprom Rusvelo) a 38'', 8. Chaves (Col/Orica GreenEDGE) a 42'', 9. Majka (Pol/Tinkoff) a 50'', 10. Pozzovivo (Ita/Ag2r La Mondiale) 1'47'', 11. Nibali (Ita/Astana) a 1'47''.
 
Classifica generale:
1. Kruijswijk (Ola/LottoNL Jumbo), 2. Chaves (Col/Orica GreenEDGE) a 3'00'', 3. Valverde (Spa/Movistar) a 3'23'', 4. Nibali (Ita/Astana) a 4'43'', 5. Zakarin (Rus/Katusha) a 4'50'', 6. Majka (Pol/Tinkoff) a 5'34'', 7. Jungels (Lux/Etixx Quickstep) a 7'57'', 8. Amador (Crc/Movistar) a 8'53'', 9. Pozzovivo (Ita/Ag2r La Mondiale) a 10'05'', 10. Siutsou (Blr/Dimension Data) a 11'03''.

 

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