Alla presentazione delle prime tre tappe, questa mattina a Milano, c’era proprio Fabio Aru contentissimo per la scelta fatta dagli organizzatori. «Sono felice ed orgoglioso per questa scelta – ha commentato il campione sardo – Voglio essere a questo Giro proprio per la mia gente che non mi ha mai visto correre nella mia terra. Nel 2007, quando il Giro è partito da Alghero, io ero un ragazzino e correvo ancora in MTB, ma con i miei amici sono andato a vedere quello spettacolo senza sapere che un giorno avrei corso anche io su strada. A novembre, tra due mesi, durante il ritiro con la mia squadra, faremo un primo calendario e vorrei poter fare questo Giro». Per quanto riguarda la sfida con Vincenzo Nibali, il cavaliere dei quattro Mori è sereno. «Io e Vincenzo siamo stati compagni di squadra e ci siamo aiutati. Se lui deciderà di partecipare al Giro saremo avversari e sono certo che daremo spettacolo».
Tra gli obiettivi degli organizzatori c’è anche quello di poter vedere al via della corsa non solo i due campioni nostrani ma i vincitori dei tre grandi Giri del 2016, ossia Froome e Quintana insieme al corridore siciliano.
Saranno tante le novità e verranno svelate tutte il 25 ottobre a Milano dove verrà presentato il percorso di tutte le 21 tappe. Nelle anticipazioni della vigilia, si sa che attraverseranno l’intera penisola con un probabile passaggio anche nella Città Eterna.
Per il momento sono state rese note solo le prime tre frazioni: Alghero-Olbia di 203 chilometri, Olbia-Tortolì di 208 e infine Tortolì-Cagliari di 148 chilometri. Le prime due frazioni sulla carta possono sembrare per velocisti, ma in realtà il tracciato nella prima parte sarà mosso mentre la terza frazione interamente pianeggiante sarà dedicata ai velocisti puri.
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