Tutto si giocherà domani sulla cronometro individuale da Monza a Milano dove la farfalla di Maastricht è il favorito per la vittoria finale. Saranno i 29,3 chilometri, dall'autodromo di Monza a piazza Duomo, a decidere e non sarà facile perché tutti sono stanchi e le caratteristiche della tappa completamente piatta, vanno a favore dei velocisti più che dei cronoman. Quello che rischia di più domani sarà proprio il condor della Movistar perché è colui il quale nelle prove contro il tempo perde di più. Pinot domani è un altro favorito perché oltre ad avere il morale alto per la vittoria di oggi è anche campione nazionale nelle prove contro il tempo. Vincenzo Nibali, ora secondo nella generale, sarà quasi impossibile vederlo vincere ma riesce a contenere il ritardo e tra i big al Sagrantino è arrivato sesto dietro a tutti specialisti. Zakarin è quinto e lui, che nel finale di oggi non ha speso come gli altri risparmiandosi, domani potrebbe guadagnare secondi importanti e non è escluso che disputando una buona prova riesca a salire sul podio. Dumoulin,come abbiamo detto, è il super favorito per la vittoria di domani così come è stato al Sagrantino quando proprio a Quintana ha portato via la maglia rosa che ha poi riceduto al colombiano solo ieri.
A Montefalco l'olandese ha vinto su tutti con Nibali che è arrivato a 2'7", Zakarin a 2'19" e Pinot a 2'42" con Quintana il più attardato a 2'53". In Umbria i chilometri da percorrere erano 39,8 e il percorso più articolato mentre domani sarà come correre in pista, con poche curve e senza dislivelli. Quindi anche i distacchi saranno minori. Alla fine domani quello nella posizione più rischiosa è proprio Quintana che non solo rischia di perdere la maglia rosa ma rischia anche di trovarsi fuori dal podio. La differenza domani in corsa non la faranno solo le gambe e la stanchezza ma anche la testa, perché sarà indispensabile mantenere i nervi saldi e non perdere la concentrazione.
Domani
Ultima tappa con la cronometro di 29,3 chilometri completamente piatta da Monza a piazza Duomo a Milano. I corridori faranno un giro dell'autodromo di Monza e poi si dirigeranno verso Milano. Si transiterà dentro Monza e poi per Sesto Fiorentino. Dopo aver attraversato piazzale Loreto da Porta Venezia si prenderà Corso Europa per raggiungere il Duomo.
La cronaca di oggi
La corsa di oggi è iniziata subito nervosa con tutta una serie di attacchi e la fuga buona è partita dopo 15 chilometri dal via con Dylan Teuns (Bmc), Tom-Jelte Slagter (Cannondale), Matthieu Ladagnous (Fdj), Dries Devenyns (QuickStep-Floors), Maxim Belkov (Katusha-Alpecin) e Filippo Pozzato (Wilier – Selle Italia).
Dopo 53 chilometri di corsa la situazione appare abbastanza frammentata con i fuggitivi a 1'25" dal gruppetto di inseguitori seguito dalla maglia rosa a 3'58. Ladagnous vince il traguardo volante a Feltre. La salita che porta al Monte Grappa viene fatta a tutta e dal gruppo si staccano diversi corridori mentre in testa è proprio la Movistar a fare l'andatura. La corsa continua con continui attacchi e scatti e quando mancano 23 chilometri partono proprio i big con Nibali prima, poi Zakarin e di nuovo Nibali al quale risponde solo Quintana. Dietro intanto Dumoulin inizia a soffrire e non riesce a tenere il ritmo della coppia. Mentre davanti da soli Zakarin con Pozzovivo cercano di arrivare per primi sull'ultimo GPM. Solo Pinot della FDJ riesce a raggiungere il colombiano e il siciliano e si unisce a loro per andare a riprendere Pozzovivo con Zakarin. A 18 chilometri dal finale grazie al lavoro di Bob Jungels della Quick Step Floors il gruppetto con Dumoulin riesce ad avvicinarsi, ma senza raggiungere Pinot, Quintana e Nibali.
All'ultimo GPM di questo Giro d'Italia a Foza il primo a transitare è Domenico Pozzovivo seguito da Zakarin e a distanza Pinot. A 10 chilometri dalla conclusione il terzetto con Nibali, Quintana e Pinot raggiungono Zakarin e Pozzovivo. I cinque vanno dopo aver trovato l'accordo, ma Quintana che ha la maglia rosa non riesce a fare la differenza di ritmo continuando a chiedere ai compagni di fuga cambi davanti, mentre Zakarin è il meno collaborativo.
Quando mancano 5 chilometri dal finale Dumoulin con i suoi compagni tra cui Jungels, Yates e Mollema raggiungono il contatto visivo sui 5 in testa. Sembra quasi di assistere ad una cronometro perché tutti i corridori sono a tutta. I 5 battistrada raccolgono le ultime forze cercando di guadagnare il più possibile sull'olandese e riescono a portare il vantaggio a 19". Il finale si gioca allo sprint con Pozzovivo che lancia l'azione a 200 metri dal traguardo ma Pinot il più forte tra i cinque lo supera e senza problemi taglia il traguardo seguito da Zakarin e
HANNO DETTO
Pinot: «Super vittoria oggi. Domani vediamo, intanto sono contento. Da Quintana sono a 43" anche se domani il favorito è Dumoulin. Mi sono concentrato solo per questa tappa e solo domani penserò alla cronometro. Abbiamo collaborato negli ultimi chilometri ma dietro erano ottimi passisti quindi non siamo riusciti ad andare via con tanto vantaggio. Sullo Stelvio non è stata una grande giornata per me ma sono riuscito a contenere i danni. I grandi giri sono lunghi e anche se uno è in difficoltà un giorno poi può recuperare. Io ero venuto al Giro per una vittoria di tappa e l'ho conquistata e ora sono felice e per vincere domani bisogna fare una grande cronometro. Adesso siamo tutti allo stesso livello, rispetto a 10 giorni fa sto meglio mi piacciono le cronometro piatte e domani ci sarà una crono piatta. Salire sul podio è una sensazione unica e sono felice perché sono riuscito a vivere oggi questa esperienza».
Dumoulin: «Sarò sempre grato a Mollema e Jungels che mi hanno aiutato tanto oggi. Per vincere domani bisogna fare una grande crono e io mi impegnerò per farla».
Nibali: «Non è stato facile il monte grappa lo abbiamo fatto pancia a terra per sfiancare Dumoulin. Poi ho avuto un po' paura per Quintana perché dal suo viso non trapela mai nulla. Domani sarà una giornata dura e difficile e bisogna essere concentrati. Se Quintana stava meglio di me oggi sarebbe andato via ma non è successo e anche Dumoulin ha dato tanto oggi e domani anche se sarà favorito sarà stanco anche lui».
Quintana: «Nel finale abbiamo collaborato ma dietro hanno trovato alleati e non siamo riusciti a prendere più secondi. La cronometro di domani sarà differente rispetto a quella del Sagrantino quella di domani sarà per velocisti e non per specialisti e io cercherò di difendermi. La differenza domani la farà la fatica che abbiamo accumulato in questi giorni. Oggi sono ancora primo sono fiducioso e domani darò tutto per difendermi».
Zakarin: «La squadra oggi ha dimostrato di essere ottima io sto bene e ho attaccato. Non sono riuscito ad arrivare e domani cercherò di fare bene».
RISULTATO FINALE
1 - Thibaut Pinot (FDJ) - 190 km in 4h57’58”, media 38,259 km/h
2 - Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) s.t.
3 - Vincenzo Nibali (Bahrain - Merida) s.t.
4 - Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) s.t.
5 - Nairo Quintana (Movistar Team) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 - Nairo Quintana (Movistar Team)
2 - Vincenzo Nibali (Bahrain - Merida) a 39"
3 - Thibaut Pinot (FDJ) a 43"
4 - Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 53"
5 - Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 1'15
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