Ryder Cup, cose dell'altro mondo: agli Usa la coppa dopo tre edizioni, l'Europa pensa alla rivincita nel 2018

Ryder Cup, cose dell'altro mondo: agli Usa la coppa dopo tre edizioni, l'Europa pensa alla rivincita nel 2018
di Alessandra Camilletti
3 Minuti di Lettura
Martedì 4 Ottobre 2016, 10:56
C'è un altro Rafa nello sport mondiale. Come Nadal è spagnolo, più grande di due anni appena: classe 84 contro classe 86. Come Nadal, fuoriclasse del tennis, è già un recordman. Debuttante alla Ryder Cup, unico imbattuto del team europeo. Rafael Cabrera Bello esce dal più prestigioso torneo di golf di tutti i tempi con due vittorie e un pari. Non sono bastati a mantenere il trofeo, ma consentono a Rafa di essere un po' il simbolo del vecchio continente verso Parigi: l'occasione di rivincita con gli Stati Uniti è tra due anni. Ryder Cup 2018. L'Europa ha passato la mano. Gli Stati Uniti sono tornati ad alzare la coppa dopo otto anni di digiuno e tre edizioni perse di seguito. È finita 17-11 la tappa numero 41 della Ryder. Un risultato che, considerato il distacco, premia di sicuro la squadra più meritevole e forse anche la partecipazione di un'intera nazione. Ben 250 mila tifosi hanno seguito le gare sul campo. Sky ha registrato un record di ascolti. Per i continentali una prova del nove, specie dopo le polemiche che hanno accompagnato le convocazioni, come per i tempi con cui il capitano Darren Clarke ha deciso le wild card. Fuori gioco gli italiani, compreso Francesco Molinari, trionfatore agli Open d'Italia. Saranno due anni di sfida, da qui a Parigi. Pensando anche a Roma 2022.

CAMPIONI ALLA PROVA
Una prima giornata da colpo basso ha minato la tre giorni di tracciato europeo alla Ryder. Nei doppi l'Europa doveva trovare quei tre o quattro punti di vantaggio che le avrebbero consentito di contrastare la superiorità americana nei singoli. Ma non è andata proprio così. Nelle prime buche della giornata finale, poi, l'Europa ha addirittura superato i 14 punti che le servivano almeno per pareggiare e conservare il trofeo, ma non sono bastati. Il capitano Clarke aveva messo gli uomini migliori nella parte alta del tabellone, come del resto Davis Love III, e i primi sei se la sono giocata. Tra i migliori europei, un altro nome da cui ripartire è Thomas Pieters, anche lui alla sua prima Ryder: quattro vittorie, una sconfitta e il record di punti raccolti da un debuttante. Andava utilizzato di più proprio Rafa Cabrera Bello, invece messo da parte nei doppi. Sono mancati alle attese le due wild card Kaymer e Westwood (tre sconfitte) e i debuttanti Andy Sullivam Danny Willett e Matthew Fitzpatrick (zero punti). Gli statunitensi hanno avuto in Patrick Reed la star e il trascinatore, ma soprattutto hanno saputo fare squadra. Tutti hanno conquistato punti, Brandt Snedeker ha terminato da imbattuto vincendo tre match su tre. Mickelson ha saputo fare da collante. A Ryan Moore l'onore di firmare il quindicesimo punto. Poi, solo podio e bollicine. Si è tenuto fuori scena il vice capitano Tiger Woods, che prepara il gran ritorno sul green. «È stata una grande Ryder Cup, di alto contenuto tecnico, combattuta, e io sono stato certo di averla vinta solo quando abbiamo ottenuto il quindicesimo punto», concede agli europei l'onore delle armi Davis Love III. «Sono amareggiato, deluso - dice dal canto suo Clarke - ma non potevo chiedere di più ai miei. Hanno fatto quanto avevo chiesto, ma la compagine di Davis Love III è stata impeccabile».

TIFO CALDO
Gli americani che hanno assiepato i percorsi di gara non si sono fatti mancare nulla. La Ryder Cup è il trofeo nobile in cui i grandi campioni giocano senza montepremi in palio. Ma è anche il torneo dove al pubblico è consentito di tutto. Dove l'etichetta lascia spazio al tifo da stadio e dove nulla vale il diritto di concentrazione dei giocatori. E Sergio Garcia e Rory McIlroy sono finiti nel mirino. Davvero tanti i 250 mila tifosi che si sono presentati al campo di Hazeltine, nel Minnesota. E a Parigi, tra due anni, cosa accadrà? «Usa! Usa!», si sono sgolati gli americani. Ce la faremo nel 2018 a sentir gridare «Europe! Europe!»? Si accettano già scommesse.