Festa della Polizia, il presidente della Repubblica premia Paltrinieri e altri cinque azzurri

Festa della Polizia, il presidente della Repubblica premia Paltrinieri e altri cinque azzurri
di Carlo Santi
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Mercoledì 25 Maggio 2016, 17:56
Un giorno speciale con il compleanno della Polizia. Gli anni sono 164 ma non c'è nessuna ruga. Una cerimonia sobria davanti al Capo della Stato, al ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al Capo della Polizia, il prefetto Franco Gabrielli e a tante autorità. Medaglie d'oro al Valor Civile per uomini che hanno perso la vita, promozioni per chi ha svolto un lavoro importante come Nicola Barbato. Ma anche riconoscimenti per il mondo dello sport, con sei campioni che appartengono al corpo della Polizia.
Gabrielli, che della Polizia è da pochi giorni il Capo, rivolgendosi al presidente Mattarella e alle altre autorità ha ricordato che «la Polizia è stata, nella sua storia, il baluardo a ogni minaccia la Paese. l nostro è un lavoro difficile e spesso oscuro». Esserci sempre, ha osservato Gabrielli parlando anche di nuove sfide perché adesso «il terrorismo è ancora più feroce di quello del passato. La nostra, però, è una tradizione antica ma non superata. Abbiamo, tutti noi, il senso della missione».
Il ministro Algfano ha toccato diversi temi. Ricordando che il tempo nel quale viviamo è tra i più difficili della storia, c'è un flusso dei profughi più grande irspetto a quello della fine della seconda Guerra mondiale. «E c'è, anche, un'altra forma d'attacco - ha affiunto Alfano - con una bomba che colpisce un concerto, un giornale satirico, una spiaggio o un aereo. Oggi l'idea di sicurezza deve avere un coordinamento speciale se si vuole un'Europa più sicura».
Nel suo discorso, il ministro ha parlato del Mediterraneo ricordando che è la prosecuzione del lago di Tiberiade. «Il destino del mondo si gioca lì», ha affermato parlando anche del prossimo viaggio del presidente Mattarella il 3 giugno a Lampedusa dove l'Europa finisce a comincia l'Africa. Ha usato parole sportive, il ministro, per parlare non solo della Polizia ma dello Stato. «Siamo una squadra e quando c'è unità si ha chiaro a chi fare il gol, si vince».
Dopo i rinoscoscimenti veri, quelli che hanno visto sul campo uomin speciali, è stata la volta degli sportivi. Il presidente Mattarella ha premiano Gregorio Paltrinieri (nuoto), Roberto Cammarelle (pugilato), Elisa Di Francisca (scherma), Federico Pellegrino (sci di fondo), Luca Curatolo (scherma) e Marco Di Costanzo (canottaggio).
Felici i campioni per il riconoscimento. «Bella cerimonia, siamo tutti orgogliosi di questa giornata - ha detto Cammarelle che adesso è nei quadri dirigenziali delle Fiamme Oro - Il nostro, ma anchegli altri gruppi sportivi militari sono, soprattutto per gli sport olimpici, un importante punto di riferimento. Senzo di loro, lo sport sarebbe molto più complicato».
Paltrinieri, reduce delle due medalgie d'oro ai campionati europei di Londra, 800 e 1500sl, prima di partire (domani) per la Sierra Nevada, ha fatto il punto. «Mi preparo per Rio con grande consapevolezza. Ho nuotato bene a Londra come invece non avevo fatto a Riccione un mese fa. Il record del mondo? Non ci penso ma sono sulla strada giusta».
 
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