Liegi-Bastogne-Liegi, Valverde vuole un altro poker ma Nibali è pronto

Liegi-Bastogne-Liegi, Valverde vuole un altro poker ma Nibali è pronto
di Francesca Monzone
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Sabato 23 Aprile 2016, 16:52 - Ultimo aggiornamento: 17:48

Partirà domani la decana delle classiche monumento, la Liegi-Bastogne-Liegi numero 102. Nibali sarà al via alla ricerca della vittoria di questa corsa che tanto ama. La Liegi chiude la settimana delle Ardenne lasciando il posto alle grandi corse a tappe: si comincia a maggio con il Giro d'Italia. Nibali ma anche Gasparotto in testa a un’Italia che vuole essere protagonista nel ciclismo che, però, avrà in Valverde il favorito.
Sono 174 i partenti di questa corsa che, nelle previsioni meteo, si correrà al freddo, forse anche con la neve. Anche la Liegi non sarà una corsa di facile interpretazione perché da quest'anno c'è il pavè che renderà più spettacolare la gara che negli ultimi anni, in particolare nel finale, regalava poche emozioni. Alejandro Valverde è, come detto, il grande favorito anche questa volta. Lo spagnolo ha già vinto nel 2006, 2008 e l’anno scorso: cercherà, quindi, il poker anche domani così come è stato mercoledì scorso alla Freccia Vallone. Sicuramente il campione della Movistar ha dimostrato di essere in un momento di grazia ma gli altri pretendenti non rimarranno a guardare. Lo scorso anno alle spalle di Valverde si erano piazzati Alaphilippe e Rodriguez, terzo anche l'anno precedente. Saranno di certo loro a impensierire il capitano del team spagnolo anche se Rodriguez, proprio nel finale della Freccia Vallone, è stato subito scavalcato da Valverde nel momento in cui aveva provato un attacco per il finale. Un altro osso duro e compagno di squadra di Alaphilippe alla Etixx Quick Step è Daniel Martin, molto quotato è apparso in ottima forma. Ecco che, allora, potrebbe essere lui a battere l'inarrestabile Valverde come fece nel 2013 quando si è imposto su Rodriguez e Valverde.
Nibali farà sicuramente bene. Questa è una corsa che gli piace e che ha messo tra i suoi obiettivi principali. In più, è quella che meglio si adatta alle sue caratteristiche. Lo squalo dello Stretto, che abbiamo visto non ancora al massimo al Giro del Trentino complice l'assenza dalle corse dallo scorso 19 marzo alla Sanremo, potrebbe questa volta salire sul gradino più alto del podio dopo averlo sfiorato nel 2012. Tre anni fa è finito secondo alle spalle di Iglinskij. Anche Diego Rosa, compagno di Nibali all'Astana, può fare bene ma non sono da escludere neanche Enrico Gasparotto, vincitore dell'ultima Amstel Gold Race e quinto alla Freccia Vallone, o Diego Ulissi che in queste ultime corse è riuscito a piazzarsi sempre nei primi 10. Da non dimenticare, infine, Domenico Pozzovivo.
 



IL TRACCIATO DELLA LIEGI
Per quanto riguarda il percorso, saranno 253 i chilometri da percorrere con andata e ritorno tra Liegi e Bastogne. Il meteo sarà il nemico numero uno per i corridori che dovranno vedersela con temperature decisamente più basse, pioggia e possibilità di neve.
La prima parte della corsa sarà molto veloce e la prima côte sarà la Roche-en Ardenne con i suoi 3 chilometri al 6% dopo circa 80 chilometri dal via. Si andrà avanti poi con i mille metri della côte de Saint-Roch con pendenze fino all’11%. Gli ultimi 100 chilometri saranno veramente impegnativi. Il plotone dovrà affrontare prima la  côte de Wanne con i suoi 3 chilometri al 7,5%, poi con la côte de la Haute-Levée 3,6 chilometri con  una pendenza che dal 13% iniziale scende al 5,6. C’è poi il Col du Rosier, un muro di 4 chilometri al 6% e ancora il Col du Maquisard al 5%. A 40 chilometri dal traguardo c’è la terribile Redoute che farà la selezione e poi importante sarà il passaggio sulla côte de La Roche-aux-Faucons dove si arriva a punte del 11% e chi vuole provare un attacco da lontano potrebbe partire proprio da qui.
Quando mancheranno poco più di 6 chilometri al traguardo sarà la voltadella côte de Saint-Nicolas, chiamata anche la salita degli italiani per i tanti immigrati nostrani e per l'abitudine dei nostri corridori ad attaccare in questo tratto. Nel finale c’è la novità sulla côte de la Rue Naniot con il pavè e poi l'ultima asperità con la côte d’Ans che porterà dritti verso il traguardo.

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