Barelli e la stessa Fin avevano presentato ricorso al Tribunale amministrativo contro la decisione del Collegio di Garanzia, presieduto da Franco Frattini, di accogliere il ricorso di Malagò cancellando l'inibizione di 16 mesi che gli era stata inflitta per giudizi lesivi nei confronti di Barelli.
Malagò ha ricordato a tutti che «Le carte sono molto chiare», e che nel caso di controversie giudiziarie contro il Coni il rischio è l'ineleggibilità e la decadenza dalla carica di presidente. Tutto questo è previsto dagli Statuti federali.
Il prossimo 14 giungo si discute il ricorso al Tar e Malagò ha ricordato che ci sono le regole che vanno rispettate.
La vicenda comincia nel febbraio 2014 uqando il segretario generale del Coni, Roberto Fabbircini, ha portato una documentazione relativa a presunte doppie fatturazioni durante i Mondiali di nuoto del 2009 alla Procura della Repubblica.
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