Alex Schwazer, un tempo pazzesco
nel test ufficioso a Tagliacozzo

Alex Schwazer, un tempo pazzesco nel test ufficioso a Tagliacozzo
di Carlo Santi
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Giovedì 24 Settembre 2015, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 19:56
Un risultato clamoroso nella prima uscita dalla ripresa degli allenamenti per Alex Schwazer, il marciatore tuttora squalificato per doping. Alex Schwazer è sceso in pista a Tagliacozzo per un test sui 10.000 metri di marcia. Gara ufficiosa su una pista non omologata (ma la distanza era la stessa: qui semmai bisognerebbe valutare il gesto della marcia ma non dubitiamo che sia eccellente) per il marciatore squalificato per doping fino al 29 aprile dell’anno prossimo. Il risultato cronometrico ovviamente ufficioso è interessante: 38’02”52 che lo pone a 4 secondi dal primato italiano della distanza che appartiene a Ivano Brugnetti con 37’56”8 dal 2005.

Schwazer, che in pista ha disputato poco questa distanza, vanta 38’50”28 ottenuto a Pergine nel luglio del 2005 in occasione dei campionati italiani.
Schwazer, che si sta allenando a Roma, è partito fortissimo, 3’39” ai 1000 metri per passare in 7’25” ai 2000 (3’46”) prima di transitare a metà gara in 18’54” con una proiezione finale ben al di sotto del record del mondo, il 37’53”09 dello spagnolo Francisco Javier Fernandez.

Alex ha proseguito la sua prestazione passando ai 7 km in 26’36”, agli 8 in 30’28” per concludere l’ultimo chilometro in 3’44”.

Il marciatore altoatesino campione olimpico della 50 km a Pechino 2008 è stato autorizzato dalla Procura antidoping del Coni ad effettuare questo test. La Procura ha indicato la pista di Tagliacozzo che non è omologata, ma questo pensiamo conti relativamente.

Omologata o no – per le condizioni del fondo non per la misura – non importa. Di certo si sta cercando di recuperare un atleta che ha tutte le potenzialità per tornare efficiente e poter essere protagonista a Rio. Certo, dopo la squalifica dovrà realizzare il minimo per partecipare, ma questo siamo convinti che non sarà un grande ostacolo.

Alex dice di aver compreso gli errori del passato, ovvero il ricorso al doping. Adesso, dopo troppe versioni fornite sul modo di procurarsi l’Epo (e non solo a suo dire) dovrebbe dire la verità e scagionare chi ha ingiustamente chiamato in causa per i suoi errori.

Tanti atleti hanno sbagliato e sono stati squalificati. Sono tornati e hanno gareggiato – qualcuno anche vinto come Justin Gatlin – ma tutti si sono assunti le responsabilità. Lo faccia anche Schwazer senza incolpare chi non c’entra nella sua vicenda che lo ha visto pagare lui, la sua ex fidanzata Carolina Kostner e ingiustamente i responsabili del settore sanitario della Federatletica chiamati in causa dallo stesso marciatore.

Il prossimo appuntamento per un altro test è fissato per il 4 ottobre, a Roma dove vive. Sulla pista ciclabile, dove svolge gran parte degli allenamenti, sosterrà un test sui 20 chilometri. .
Il 4 ottobre il secondo test, il giorno dopo appuntamento al Tribunale nazionale antidoping per chiedere uno sconto sulla squalifica anche se la Procura e la Federatletica mondiale sono contrari.
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