rinunciato sia al titolo superwelter Wba, sia al terzo titolo da lui detenuto, quello dei pesi welter con il Wbc (Wolrd Boxing Council). Questo «per fare largo ai giovani», aveva dichiarato.
Ma alle parole non sono seguiti i fatti. «La Wbo - si legge nella risoluzione del suo comitato esecutivo - non ha avuto altra scelta. Abbiamo massimo rispetto per Floyd Mayweather e per tutti i risultati raggiunti nel corso della sua carriera. Ma Mayweather si è sempre detto d'accordo e consapevole per quel che riguarda le regole a cui un campione della Wbo deve attenersi». Ora il Paperone dello sport - l'atleta più pagato e ricco al mondo secondo la rivista Forbes con oltre 300 milioni di dollari guadagnati negli ultimi 12 mesi - ha 14 giorni dei tempo per presentare ricorso contro la risoluzione della Wbo. Anche se - osservano gli esperti - è improbabile che i vertici dell'organizzazione tornino indietro sui loro passi. Il campione, intanto, non sembra averla presa bene. «È una vergogna incredibile», ha commentato attraverso il suo promoter e portavoce Leonard Ellerbe, che ha spiegato come Mayweather «si riserva di prendere ed avviare tutte le decisioni del caso». «Floyd rispetta tutte le organizzazioni per cui combatte, ma noin vuole essere tiranneggiato da nessuno», ha aggiunto Ellerbe, sottolineando comunque come nel frattempo il campione «si sta godendo i circa 200 milioni guadagnati. E la vicenda del titolo ha un impatto pari allo zero su qualunque cosa stia facendo».
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