Ha tenuto un bel passo Gregory Molteni, 26° con 70 (-2), e hanno un colpo in più Edoardo Molinari, Alessio Bruschi e un altro ottimo amateur, il veneto Guido Migliozzi, 43.i con 71 (-1). Hanno concluso al 66° posto con 72 (par) e sono sul limite del taglio il dilettante Renato Paratore, oro nella gara individuale ai Giochi Olimpici Giovanili e appena tornato dalla Cina, Nino Bertasio, Filippo Bergamaschi, Marco Bernardini e Alessandro Tadini. Ha avuto qualche problema Matteo Manassero, uno degli azzurri più seguiti tra i 23 in gara, 82° con 73 (+1) insieme all’amateur Michele Cea, che comunque possono recuperare e non uscire anticipatamente di gara, così come hanno chances di risalire Andrea Pavan e Lorenzo Gagli, 103.i con 74 (+2), e Marco Crespi, 122° con 75 (+5).
Il 71° Open d’Italia prosegue l’ultradecennale partnership tra l’European Tour e il Comitato Organizzatore. In prospettiva Ryder Cup, ossia nella corsa alla conquista di una delle wild card che dovrà assegnare il capitano europeo, l’irlandese Paul McGinley (82° con Manassero), Francesco Molinari ha sicuramente fatto un passo avanti rispetto allo scozzese Stephen Gallacher, che si è limitato al 72 del par e che quindi dovrà sicuramente cambiare passo se vorrà approfittare della possibilità, unico ad averla, di entrare automaticamente in squadra classificandosi primo o secondo. Degli altri giocatori attesi alla prova l’olandese Joost Luiten è 15° con 69 (-3), lo spagnolo Alvaro Quiros è 26° come Molteni, sono nel gruppo di Gallacher (66°) il nordirlandese Darren Clarke e l’irlandese Padraig Harrington e affiancano Manassero anche il belga Nicolas Colsaerts e il sudafricano George Coetzee. Difficile che il francese Julien Quesne, 103° con 74 insieme all’iberico José Maria Olazabal, possa confermare il titolo
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