I SUOI 400
Comincia subito, già domani: “L’importante è entrare e andare forte da subito; non posso permettermi di aspettare né di fare 350 metri da campione del mondo, e poi 50... Ce la giochiamo in 5 0 6, sarebbe da andare in 5 sul podio ma questo succede solo nei 50 dorso”. E se guarda il ranking? “Il ranking è relativo: conta la gara e la gara è questa”. Poi ci saranno gli 800 che andranno in onda anche a Tokyo: “E’ una cosa buona, ci lavoreremo; ma voglio pensare a una stagione per volta, dobbiamo fare così”. E a Park pensa? “E’ stato bello vederlo a Ostia anche se non è che vederlo allenarsi lì si capisce tanto”.
GREG DI VIGILIA
Parla come se domani fossero gli 800, il che non è. “Ho voglia di gareggiare e sono contento che ci siano anche gli 800 metri, almeno non devo entrare in gara secca sui 1500 come è successo alle Olimpiadi. Me li aspetto belli: sono in seconda batteria e voglio fare bene già lì, testarmi subito e se vado in finale...”. A Kazan vinse Sun Yang: “io ho atto una delle mie migliori gare; ora c’è meno pressione, ci sarà da combattere, mi piace”. Ai 700 arrivare con un buon margine: “Se non l’avrò o starò dietro sarà difficile; comunque io devo nuotare come faccio sempre, senza guardare gli altri; aumentare le frequenze ma restare me stesso; non vorrei arrivare agli ultimi 50 pari agli altri”.
GREGORIO IN FONDO
Visto le gare di fondo? “I fondisti sono bravissimi, competitivi; per me sarebbe già un passo avanti entrare nel gruppo. Nei 10 chilometri ho visto gente ‘cattiva’. Mi pare che quella gara stia cambiando: strappetti, ritmi diversi e i primi sono tutti ragazzi che vanno forte anche in piscina. Ma io ho voglia di riprovarli i 10 chilometri”.
BUDAPEST
“La gara è importante, voglio fare bene; la pressione di Rio era più forte; stare solo a Santos mi ha caricato forse di più. Ma sono pronto per la gara ed ho già in mente come affrontarla. Poi so staccare tra una gara e l’altra, l’800 mi stimola ma non condiziona E qui se Sun Yang non fosse sui blocchi all’ultimo momento, come fece a Kazan, mi impressionerebbe men: ero più piccolo. poi, se scappa ancora, è recidivo”.
FEDERICA TACE
Federica Pellegrini non ha voglia di parlare alla vigilia di una gara e non lo fa. Fa sapere di ver parlato molto negli ultimi tempi e di voler solo restare concentrata. E’ all’ottavo suo mondiale, gli ultimi sei sul podio: ma che dovrebbe dire di più?
© RIPRODUZIONE RISERVATA