LARGO AI MILLENNIALS
La cultura del nuoto sta prendendo la meglio gioventù in Italia: arrivano i Millennials e poi arriveranno quelli del dopo Duemila, i ragazzini che le famiglie si sacrificano ad accompagnare in piscina, che magari le prime volte frignano come miagolerebbero i gattini buttati in acqua, ma poi scoprono il bello del nuoto e forse continuano, e bisognerebbe magari fare di più. E’ il solito tema della scuola latitante in materia, anche se sono sempre meno quegli insegnanti che guardano l’allievo “muscolare” con il disprezzo dell’intellettualoide che si vantava del suo essere sedentario, senza avere l’ironia di Mark Twain «l’unico sport che ho fatto in vita mia è stato andare ai funerali di amici che facevano sport». Le ragazze, che una volta tenevano l’eccesso di muscoli, forse oggi, se prendono a modello estetico le modelle, curvy o no, scoprono che la maggiorata e l’anoressica, la Loren e Twiggy detta grissino, hanno ceduto il passo alla buona salute subito visibile, alla tonicità messa in mostra.
VITA ALLUNGATA
Ci sono svariate ragioni, ivi compresa, se non per prima, la prospettiva della salute, specie con l’aspettativa di vita allungata, che stanno portando lo sport in primo piano; attività socialmente utile, più d’una continua digitazione su un qualche gadget d’ultimo tipo. Il nuoto conta non solo tesserati a centinaia di migliaia: l’ultimo “censimento” 2016 parla di 1.687.602 nelle scuole nuoto federali e no, più 85.200 agonisti, 27.000 master e 82.000 piccoli del settore propaganda, che fa di questi tre un gruppo di 194 mila persone per 1451 società sportive. Poi, con i famosi ottomila chilometri di coste, per non parlare di laghi e fiumi, i praticanti si moltiplicano. E il nuoto che vince ne è il richiamo e la punta, un po’ come era l’atletica d’inizio Anni Ottanta, quando volava Sara, Pietro filava e così via. C’è anche da sottolineare, in questo nuoto “new style” che si vedono, negli staff, figure nuove e volti giovani, che siedono al tavolo dei grandi coach per imparare dalla loro esperienza con le moderne opportunità e curiosità che il Terzo Millennio propone. E’ per tutto questo, oltre che per gli atleti di grido ai quali va il maggior merito (e il maggior reddito), che in Italia se pensi a uno sport vincente che tutti fanno al mondo (stanno arrivando anche i neri prima esclusi), pensi al nuoto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA