Nardi sul tetto del mondo alla conquista del Linksar

Nardi sul tetto del mondo alla conquista del Linksar
di Corrado Damato
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Lunedì 21 Agosto 2017, 10:50
ROMA L'impresa è di quelle da regalare ai libri che sciorinano primati: scalare la parete nord-est del Linksar, 7041 metri mai violati dall'uomo. L'uomo che cercherà di realizzarla è Daniele Nardi, 41 anni, nativo di Sezze, in provincia di Latina, l'unico alpinista nato al di sotto del Po, ad aver scalato l'Everest e il K2, le due vette più alte al mondo. Con la spedizione Trans Limes ha lanciato l'assalto alle montagne del Saltoro Kangri, complesso che si staglia imperioso nella parte settentrionale del Kashmir, a nord-est della valle Charakusa, zona contesa fra India, Pakistan e Cina e alpinisticamente pressoché vergine, con un gran numero di vette fra i 5900 e i 6500 metri. A sottolineare l'importanza della spedizione un dato molto significativo: nella zona non venivano concessi permessi all'esplorazione da ben 16 anni. Ad accompagnare Daniele in questa impresa, che ha richiesto tre anni di preparazione, c'è un team altamente qualificato formato soprattutto da Marcello Sanguineti e Gianluca Cavalli, entrambi esperti scalatori e accademici del Club Alpino Accademico Italiano, e il giovane Tom Ballard, primo alpinista a scalare in solitaria le sei pareti nord delle Alpi in un singolo inverno e talentuoso figlio d'arte: sua madre infatti era Alison Hargreaves, scomparsa sul K2 nel 1995.
LE TAPPE
Il gruppo è partito dall'Italia il 25 luglio atterrando in Pakistan, a Islamabad. La partenza per il Linksar è stata subito tribolata, con una serie di inconvenienti che hanno costretto la squadra a posizionare un primo campo base a 3500 metri. Da lì il team ha attraversato e superato il ghiacciaio Kaberi, inesplorato da circa 40 anni per via delle guerre di confine, e ha posizionato un secondo campo base a quota 4050, sotto la parete nord-est, principale obiettivo della spedizione. Lo scorso 16 agosto, infine, Daniele e Tom hanno posizionato il Campo 1 a circa 5100 metri. I due hanno continuato l'acclimatazione fino a ieri, posizionando altri due campi verso la cima, prima di far ritorno al campo base avanzato per tre giorni di riposo. Da mercoledì, dunque, sperando che il tempo sia dalla loro, partirà l'assalto finale alla parete nord-est del Linksar.
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