ATTACCHI RIPETUTI
Al recente Giro del Delfinato aveva dato dei buoni segnali ma era emersa anche qualche incertezza così, reduce dalla preparazione in altura, al Passo San Pellegrino, Nibali si è presentato per testarsi a fondo su un tracciato molto impegnativo. Ha attaccato in salita, sulla prima ascesa a Superga, dove le pendenze erano più arcigne, con punte del 15 per cento, poi in discesa, in pianura e ancora in salita, quando mancavano meno di 1.500 metri al traguardo, arrivando da solo e da dominatore. Reda e Ulissi, compagni di strada nell'attacco decisivo, si sono dovuti arrendere alla freschezza e alla forza del campione che pedalava con l'agilità e la sicurezza dei grandi. Si è rivisto il Nibali del Tour, quello che staccava i rivali e divertiva il pubblico e, alla fine, come fece ai Campi Elisi, ha cantato l'inno di Mameli. «Volevo questo bis, sia perché non avevo ancora vinto, sia per capire a che punto era la condizione: sono soddisfatto, perché ho avuto le risposte che chiedevo. Andrò in Francia con questa maglia che sarà una bandiera in mezzo al gruppo. Cercherò ancora di divertire e divertirmi, avrò avversari importanti da affrontare ma tenterò di tutto per ripetere il 2014. Quello che partirà sabato prossimo sarà un Tour incerto, proprio per il valore dei protagonisti, dove proverò a fare il bis. Ripetersi non sarà facile ma ci credo».
Ordine d'arrivo. 1) Nibali Vincenzo, 2) Reda, 3) Ulissi, 4) Zilioli, 5) Rebellin, 6) Pozzovivo.
Gabriele De Bari
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