Pallavolo, Italia a fari spenti

Pallavolo, Italia a fari spenti
di Gianluca Cordella
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Giovedì 24 Agosto 2017, 12:11
ROMA Il ct azzurro Gianlorenzo Blengini ha fatto di tutto per fare arrivare il messaggio. «Per la prima volta è un Europeo che non ci vede partire tra i favoriti». «Sarà un campionato difficile anche se noi siamo ambiziosi». E «siamo convinti di non essere perfetti, di avere dei difetti ma sappiamo anche di avere delle qualità e faremo tutto il possibile per far bene». Aiutiamo il tecnico dell'Italvolley: la nostra Nazionale, salvo miracoli sportivi, non vincerà la rassegna continentale che si apre oggi in Polonia e che vedrà Buti e compagni in campo subito contro la Germania di Giani (domani alle 20.30 su RaiUno), la Slovacchia (domenica alle 17.30 su RaiDue) e la Repubblica Ceca (lunedì, ore 20.30 ancora su RaiUno).
LA PROGRAMMAZIONE
L'obiettivo, dopo la disastrosa World League chiusa all'ultimo posto, è non sfigurare e mettere punti e set nel bagaglio di esperienza di un gruppo profondamente rinnovato che ha iniziato a lavorare a testa bassa con l'obiettivo di Tokyo 2020 e di quel maledetto oro olimpico che pure a Rio è sfuggito di un nulla. Per cinque dei 14 convocati - il palleggiatore Luca Spirito, gli schiacciatori Iacopo Botto e Luigi Randazzo, il centrale Fabio Ricci e il libero Fabio Balaso - sarà il primo europeo. Altri due - Daniele Mazzone e Giulio Sabbi - ritrovano la manifestazione e l'azzurro dopo aver saltato le Olimpiadi. Gli altri sette - Giannelli, Antonov, Lanza, Vettori, Buti, Piano e Colaci - costituiscono l'ossatura della squadra. Sono i reduci dei Giochi 2016 e della cavalcata del Maracanazinho verso l'argento.
«Come spesso accade all'inizio di un nuovo quadriennio olimpico - ha spiegato Blengini - si cerca di dare una progettualità. È quello che ho provato a fare inserendo il più possibile giocatori giovani e che abbiano una prospettiva. Inevitabilmente questo creerà delle problematiche che fanno parte proprio di questa progettualità. Già il prossimo anno c'è un mondiale che bussa alle porte».
TESTA AL MATCH
Più chiaro di così. Le scelte insomma sono a lunga scadenza. Per il momento, più che i risultati, è richiesto l'impegno che si è visto nel ritiro di Cavalese e nei test contro Slovenia e Olanda. In un'estate che non è stata semplice per il gruppo azzurro, scosso anche dal caso Zaytsev e dal ping pong di dichiarazioni più o meno al veleno tra Federvolley, giocatore, sponsor tecnici e protagonisti vari della vicenda. Ivan, uomo simbolo dell'Italia olimpica, non ci sarà, in attesa di capire quando - non se - ci sarà la schiarita sulla querelle legata alle scarpe. Mancherà anche Osmany Juantorena che si è preso un anno sabbatico dall'azzurro per sopraggiunta stanchezza («Ma se mi vorranno per i mondiali 2018 sarò pronto a tornare», ha detto tempo fa lo schiacciatore della Lube), che ha tolto dai giochi anche il capitano Emanuele Birarelli. Insomma, sarà un europeo zero, il punto di partenza della rifondazione. Non abbiamo fuoriclasse di livello assoluto, eccezion fatta per Simone Giannelli che ha da poco festeggiato i 21 anni eppure è cardine di questa squadra. Ma abbiamo un gruppo che, proprio nelle difficoltà estive, è riuscito a compattarsi, nonostante la giovane età. Appunto: non vinceremo l'europeo, ma ci sono le basi per costruire il futuro. Intanto, si gioca.
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