Questa novità storica è stata ufficializzata oggi, dopo le riunioni svoltesi a Roma fra i massimi esponenti della Commissione tecnica dell'Aiba, ente mondiale del pugilato olimpico, e del Comitato esecutivo. A volerle è stato in particolare il presidente 'ad interim' Franco Falcinelli, in carica dopo le vicende finanziarie che hanno travolto il suo predecessore Wu Ching-kuo. «Abbiamo varato l'elaborazione del B.a.r. - spiega Falcinelli -, ovvero un meccanismo per tutelare i risultati che a volte purtroppo sono assolutamente errati e ingiusti. Visto che si tratta di un prodotto elaborato in Italia con la collaborazione di Umberto Di Felice, la prima sperimentazione del B.a.r. sarà effettuata durante gli Europei Youth a Roseto degli Abruzzi ad aprile, per poi esser applicato in ogni competizione con un titolo in palio». Le riunioni romane dell'Aiba sono servite anche a definire i criteri di ammissione dei pugili professionisti all'Olimpiade di Tokyo 2020. È stato deciso che i prof potranno qualificarsi per i Giochi, già da Tokyo, solo attraverso le World Series, il torneo internazionale a squadre (Wsb), ma bisogna attendere l'ok definitivo del Congresso Ordinario Aiba che si svolgerà in novembre a Mosca. «Varie federazioni nazionali, come ad esempio quella italiana, russa e francese - commenta Falcinelli -, hanno già cominciato a lavorare su questo progetto coinvolgendo pugili professionisti di qualità anche in questa edizione delle Wsb. Vorremmo che, per l'Olimpiade di Tokyo i pugili professionisti possano essere molti di più rispetto a quelli che hanno partecipato a Rio 2016».
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