Caso Schwazer, Alex: «C'è qualcuno che non vuole che io vada a Rio»

Caso Schwazer, Alex: «C'è qualcuno che non vuole che io vada a Rio»
di Emiliano Bernardini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Giugno 2016, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 10:54

Ha lo sguardo fisso rivolto verso il basso Alex Schwazer, a fianco c'è il suo allenatore e mentore Sandro Donati, la sua manager Giulia Mancini e il legale Gerhard Brandstaetter. La sala stampa dell'hotel Laurin di Bolzano è piena di giornalisti, bisognerà spiegare il nuovo caso di positività che ha coinvolto l'altoatesino.
 

 


L'avvocato del marciatore azzurro è il primo a prendere la parola: ««Siamo di fronte a una vicenda sporca, di sicuro faremo subito una denuncia penale contro ignoti. Non possiamo accettare tutto questo - ha sottolineato - è ingiusto. Alex in questa vicenda non ha alcuna responsabilità, cercheremo di acclarare la verità. La vicenda è strana: una prova a gennaio negativa e a maggio dopo che ha vinto a Roma risulta positiva con sostanze anaboliche che nulla hanno a che fare con sport di resistenza. Tutti sanno che ci sono state tutte una serie di pressioni da parte di chi cercava di ostacolare il ritorno di Alex alle competizioni e noi adesso cercheremo di andare in fondo e trovare la verità di questa sporca vicenda», ha concluso Brandstatter.

LE PAROLE DI SCHWAZER
«Qualcuno non vuole che io vada alle Olimpiadi, i tempi sono stretti, ma io andrò fino in fondo per chiarire tutto. Come 4 anni fa sono qui a metterci la faccia, ma oggi non ci saranno scuse perché non ho commesso alcun errore, allora ho sbagliato, stavolta no». Così Alex Schwazer sul caso della sua nuova positività. «Da un anno e mezzo con tanta fatica sto facendo di tutto con Sandro (Donati ndr) per dimostrare che il mio ritorno sia pulito. È un incubo, la peggior cosa che mi poteva succedere ma ci giuro che si andrà fino in fondo. Negli ultimi 4 anni ho fatto diversi passi, davanti al giudice, ho anche inguaiato qualcuno, ma rifarei tutto quello che ho fatto. So benissimo che un atleta già trovato positivo ha poca credibilità, ma voglio dirvi che ci pensiamo due volte prima di attaccare le persone che mi sono vicine. Io mi sono abituato a questa situazione, però spero che con queste persone abbiate la correttezza di pensarci due volte prima di scrivere cose non vere».

SANDRO DONATI
«Non lascerò mai Alex»: Sandro Donati, il tecnico di Alex Schwazer, di nuovo al centro della bufera doping, è pronto a giurare sulla 'pulizià dell'atleta e parla di 'provocazionè. «E una vicenda incredibile nella tempistica, un campione risultato pulito a gennaio è stato riesaminato non si sa perchè e trovato positivo. Inoltre - ha proseguito Donati - il testosterone, trovato in tracce minime, ad Alex non serve. Questo potrebbe essere il doping di uno scemo, che non porta da nessuna parte».

© RIPRODUZIONE RISERVATA