Lasciò la Federazione italiana di sci e la squadra azzurra dopo gli strepitosi successi del Mondiale di Sierra Nevada per lavorare con il Wunderteam austriaco nel '96. Nel 2010 tornò a lavorare con la Fisi, in qualità di team manager dell'Italia dello sci, prima di chiudere la sua lunga carriera ancora con i biancorossi. Protagonista del parterre, Brunner sapeva inscenare memorabili festeggiamenti per i trionfi di Tomba e degli altri azzurri che seguì negli anni successivi. Il suo viso simpatico e i suoi immancabili baffi erano molto noti agli spettatori di tutto il mondo.
Negli anni più recenti aveva lasciato il Circo Bianco, ma non mancava di frequentare le zone di arrivo delle gare più importanti.
«Il presidente della Fisi, Flavio Roda, i dirigenti, gli atleti, i tecnici e lo staff federale si uniscono al dolore della famiglia Brunner in questo momento di grande tristezza», si legge in una nota sul sito della Federazione italiana di sci che lo ricorda con una serie di foto: in una di queste, in particolare, sostiene Tomba dopo una vittoria.
«Oggi è mancato Robert Brunner un mio grande collaboratore ma soprattutto amico, l'uomo del traguardo che durante tutta la mia carriera, mi accoglieva, motivava e festeggiava dopo le vittorie e non solo». Alberto Tomba ricorda così l'altoatesino, morto a Merano per un male incurabile. «Ciao Robert, resterai sempre nei nostri cuori», aggiunge l'ex campione dello sci azzurro.
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