Doping, altri cinque Paesi coinvolti
Il Tas squalifica la spagnola Dominquez

La spagnola Marta Dominquez
di Carlo Santi
1 Minuto di Lettura
Sabato 21 Novembre 2015, 15:07 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 21:20
Il doping è una malattia che emerge ovunque e se la Russia con lo scandalo dell’atletica rappresenta l’iceberg del fenomeno, nel mirino della Wada ci sono altri Paesi. Il Consiglio dell’Agenzia antidoping mondiale riunitasi ieri a Colorado Springs, negli States, ha messo sotto accusa le agenzie di altri cinque Paesi. Sono le agenzie antidoping di Argentina, Ucraina, Bolivia, Andorra e Israele. Ma non è tutto, perché in questo momento di grande attività della Wada c’è anche altro. Parliamo di nazioni “sotto osservazione”, ossia Brasile, Belgio, Francia (che ha sottoscritto un accordo per le Olimpiadi del 2024), Grecia, Messico e Spagna. Entro il prossimo marzo dovranno mettersi in regola pena pesanti sanzioni mentre al Kenya, già sotto inchiesta, sono state chieste spiegazioni.
Il capitolo doping della giornata non si ferma qui. Da Losanna arriva la notizia che la mezzofondista spagnola Marta Dominguez è stata squalificata dal Tas per 3 anni e privata delle medaglie, l’oro ai Mondiali di Berloni 2009 e l’argento agli Europei del 2010 a Barcellona, entrambe nei 3000 siepi. La Spagna, con i suoi tribunali, aveva difeso la senatrice del partito popolare ed ex vice presidente della Federazione di atletica scagionandola da anomalie del suo passaporto biologico. Iaaf e Wada avevano fatto ricorso e oggi il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna che ha accolto il ricorso. Uno smacco per gli spagnoli che in passato hanno insabbiato lo scandalo emerso con l’Operacion Puerto legato al dottor Fuentes.
© RIPRODUZIONE RISERVATA