Niente gare internazionali per gli atleti di quella nazione nel 2016 che potranno competere sono in manifestazioni domestiche sottostando ai controlli antidoping internazionali. La Iaaf ha spiegato che la Coppa del Mondo di marcia in maggio a Cheboksary - dove dovrebbe rientrare in gara Alex Schwazer - e i Mondiali juniores in luglio a Kazan saranno trasferiti in un altro Paese.
La decisione di oggi assume contorni anche politici. Lo spot imposto all'atletica russo, se sarà mantenuto, pone gravi interrogativi sul futuro internazionale. Potrebbe esseri, anche dopo la squalifica, uan sorta di ritorsione con boicottaggi sia della Russia sia dei Paesi alleati. Una bomba ad orologeria che può avere risultati imprevedibili.
Nella giornata c'era stato il contrattacco del ministro dello sport russo, Vitali Mutko, che ha attaccato la Iaaf dopo che il giorno prima aveva cercato il dialogo. Ma, fiutando l'aria che tirava - ossia la squalifica in arrivo - Mukto ha cambiato atteggiamento. E ha parlato di 155 casi di doping che la Iaaf ha nascosto dal 2008, e solo 15 erano i atleti russi. Un dato strano, che forse si riferisce a anomalie - anomalie non doping conclamato - scovate per i passaporti biologici. Siamo già alla guerra.
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