Una sciabola per Renzi: «Ne ha bisogno»
Le stelle della scherma a Palazzo Chigi

Una sciabola per Renzi: «Ne ha bisogno» Le stelle della scherma a Palazzo Chigi
di Carlo Santi
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Martedì 29 Luglio 2014, 19:27 - Ultimo aggiornamento: 19:54
La scherma azzurra ha regalato una sciabola a Matteo Renzi. «Di questi tempi ne ha bisogno», ha detto il presidente Giorgio Scarso donandogliela a Palazzo Chigi dove il premier ha ricevuto gli azzurri protagonisti ai recenti Mondiali a Kazan. «Avremmo potuto scegliere il fioretto o la spada - ha aggiunto Scarso - ma ogni tanto una sciabolata va data». Renzi ha fatto il gesto della stoccata e, con un sorriso, ha spiegato: «Ogni riferimento al Senato è casuale». Ma di Senato, come di calcio, il premier non ha voluto parlare. Del resto quella di ieri era la festa della scherma azzurra e i protagonisti erano gli atleti, da Arianna Errigo a Elisa Di Francisca, da Rossella Fiamingo a Valentina Vezzali. Dodici campioni (tredici in realtà ma ieri Andrea Cassarà non c’era) accompagnanti dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, e dal numero uno della Federazione, Scarso.





I VALORI DELLA PEDANA

Renzi, che ha regalato a campioni e maestri una medaglia di Palazzo Chigi, ha elogiato il valore della scherma. «Questo sport racchiude valori di lealtà e di educazione completa - ha detto il premier - Il governo dovrebbe avere qualche attenzione in più». Parole di apprezzamento per una disciplina che rappresenta, come ha osservato anche Renzi, «una sicurezza per il nostro medagliere. Se le cose non vanno bene, alla fine ci pensa la scherma». Incontro cordiale, senza formalismi, con Malagò che ha ricordato a Renzi che tra due anni, alle Olimpiadi di Rio, «purtroppo per il meccanismo delle rotazioni non ci saranno le prove a squadra del fioretto femminile e della sciabola maschile». Un gruppo che continua a stupire quello della scherma che vanta una campionessa come Valentina Vezzali dalla straordinaria longevità. «Siamo orgogliosi di voi e siamo anche convinti - ha detto ancora Renzi con un sorriso - che dovete fare ancora meglio».