Coppa del Mondo, Val Gardena stregata per gli azzurri: vince Ferstl, Fill solo ottavo

Coppa del Mondo, Val Gardena stregata per gli azzurri: vince Ferstl, Fill solo ottavo
di Redazione Sport
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Venerdì 15 Dicembre 2017, 16:32
La Saslong della Val Gardena resta una pista quasi stregata per gli uomini jet azzurri, soprattutto se altoatesini. Nel superG che ha aperto la lunga trasferta dolomitica - una gara segnata da estenuanti interruzioni per un denso banco di nebbia che andava e veniva sino a dover chiudere la gara dopo soli 38 atleti - il miglior azzurro è stato Peter Fill, che abita ad un tiro di schioppo dalla Saslong. Ha chiuso solo ottavo in 1'35.80. Ha invece vinto, a sorpresa, il tedesco Sepp Ferstl - 28 anni e primo podio in carriera - figlio di quel Sepp che una trentina d'anni fa era stato tanto bravo da vincere a ripetizione sulla terribile Streif di Kitzbuehel. Ferstl ha lasciato alle sue spalle gli austriaci Max Franz in 1'53.30 e Matthias Mayer in 1'35.38. Ma i veri sconfitti della giornata sono stati i supercampioni norvegesi che avevano dominato tutte le ultime cinque edizioni della gara gardenese. Il loro miglior uomo è stato il giovane Aleksander Kilde, quarto, mentre Axsel Svindal - quatto successi in superg in Gardena - è finito nono e Kjetil Jansrud addirittura nelle retrovie per un errore grossolano. Che sarebbe stata una gara strana lo si era capito subito con la pista coperta in quota da un paio di centimetri di neve fresca e da un banco di nebbia che stazionava a metà della Saslong.
La prima interruzione - durata buoni trenta minuti - è arrivata dopo la discesa di Parsi che aveva il pettorale 11. La seconda, ancor più lunga ma definitiva, dopo il n.38. Sino ad allora molti avevano aspettato prima di festeggiare pienamente Ferstl. Le gare gardenesi sono infatti famose per essere state vinte partendo dalle retrovie, soprattutto se arriva a sorpresa un miglioramento meteo. Niente di tutto ciò per questo superG. Una gara che - parole sue - «è stata un disastro» per Christof Innerhofer finito 24 con il tempo di 1'37.14. Davanti a lui, è finito pure Dominik Paris, insoddisfatto 20/o in 1'37.02. I due non sono grandi scivolatori e per dare il meglio hanno piuttosto bisogno di tracciati tecnicamente più impegnativi e di fondi durissimi, se non gelati. Così per l'Italia non resta che sperare nella discesa di domani (ore 12.15) Puntando su un Fill comunque fiducioso per la conferma in superG di avere a disposizione sci «velocissimi». In Francia, invece, per troppa neve nessuna prova libera e dunque niente discesa donne in Val d'Isère, ma solo due superG. Si comincia alle 10,30 con quello che recupera St.Moritz.
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