Tour de France, Froome incoronato per la terza volta re della Grande Boucle

Tour de France, Froome incoronato per la terza volta re della Grande Boucle
di Francesca Monzone
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Domenica 24 Luglio 2016, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 21:38
E’ calato il sipario sul Tour de France numero 103 con la volata di Andrè Greipel sui Campi Elisi e dove il più forte ancora una volta si è confermato Chris Froome.

Ingresso trionfale per il keniano bianco della Sky che con questa vittoria è riuscito ad entrare nel cuore dei francesi in una Parigi blindata per rischio attentati. Froome è stato incoronato re di Francia per la terza volta dopo i successi del 2013 e 2015.

La Grande Boucle 2016 sarà una delle edizioni che si ricorderà di più nei prossimi anni, una corsa offuscata dalla tragedia di Nizza nel giorno della festa nazionale francese con tre giorni di lutto in gara. Indimenticabili saranno le immagini del suo vincitore Froome, più umano rispetto alle edizioni precedenti, che ha vinto attaccando in discesa sorprendendo i suoi avversari e correndo a piedi sulla tappa del Mont Ventoux. Il sorriso del capitano britannico che in questa edizione si è divertito di più uscendo fuori dagli schemi dettati da una Sky sempre molto scientifica, che ha fatto della tecnologia applicata allo sport la sua regola numero uno.
Un discorso, il suo all’ombra dell’Arco di Trionfo, che ha emozionato tutti. Froome ha dedicato la vittoria alla moglie e al figlio nato lo scorso dicembre e ha ricordato le vittime di Nizza sottolineando come la Francia non si sia piegata a quella tragedia e come lo sport e il Tour, che ha definito la corsa più bella al mondo, si siano rialzati. Discorso concluso con la frase che tutti ricorderanno, pronunciata da questo corridore britannico nato in Kenya: «Viva la Francia, Viva il Tour!».

Verranno ricordati i colombiani con Nairo Quintana della Movistar che è arrivato terzo difendendo senza attaccare, dimostrando di non essere più quell’avversario da battere in salita e Jarlison Pantano della IAM Cycling che arrivato al traguardo sotto un ombrello con trenta minuti di ritardo, ha saputo stupire sulle tappe alpine dimostrando di essere, forse l’erede di Quintana.

Protagonista è stata anche la Spagna, ma non con il suo corridore più atteso Alberto Contador che dopo due cadute ha dovuto dire addio alla corsa gialla, ma con la tenacia di Alejandro Valverde che ha lavorato per il suo capitano Quintana mettendo da parte le ambizioni personali.

Indimenticabile poi il sorriso e le lacrime di Joquin Purito Rodriguez che oggi per l’ultima volta da corridore, ha tagliato il traguardo di Parigi perché a fine stagione lascerà le corse. Al Tour de France del prossimo anno non ci sarà neanche Fabian Cancellara della Trek Segafredo. Anche la locomotiva di Berna che non ha vinto nella sua Svizzera a fine anno lascerà la carriera agonistica. Questo è anche l’ultimo Tour di Nibali e Aru insieme in Astana: a fine anno le loro strade si divideranno, con il sardo capitano unico nella formazione Kazaka ed il siciliano in Bharein.

Nibali e Aru, due punte di diamante che insieme, forse, hanno fatto scintille perché gestire due fuori classe come loro nella stessa squadra non è facile. La loro Grande Boucle non è stata facile con lo squalo dello Stretto relegato a figura di gregario ed uscito subito fuori classica, ma con la voglia e le possibilità di fare tanto.
Fabio Aru alla sua prima esperienza alla corsa francese, ha chiuso con grande dignità il Tour, dopo aver dato anima e cuore per difendere e migliorare quel sesto posto, prima del crollo nella tappa di ieri. Una crisi che come lo stesso cavaliere dei quattro mori ha detto, era inspiegabile anche per lui, perché non c’era freddo e non era una crisi glicemica. Aru con rammarico ha ammesso di non essere soddisfatto di tutto quello che è stata fino ad oggi la sua stagione, sperando in un risultato alle Olimpiadi di Rio e in un finale di stagione migliore. Non è da escludere una partecipazione del corridore dell’Astana alla Vuelta per difendere la vittoria dello scorso anno, quando fu lui a brindare a Madrid con la maglia rossa di leader della corsa.
Tra le immagini più belle anche le vittorie dei velocisti dove il campione del mondo Peter Sagan e Mark Cavendish hanno fatto da padroni, animando e stupendo i traguardi veloci. Salva il risultato la Tinkoff che a fine stagione lascerà il ciclismo, con Sagan in maglia verde e miglior combattivo e Rafal Majka in maglia a pois come migliore scalatore. La maglia bianca di miglior giovane invece è andata Adam Yates, il corridore che è rimasto ferito dall’arco gonfiabile ad un chilometro dal traguardo.

Tra le squadre importanti particolarmente combattiva la Katusha che ha lottato dal primo giorno con il velocista Kristoff, secondo per ben due volte e rimasto senza Morkov ritirato nella prima settimana e fondamentale nelle volate e che anche oggi ha dovuto accontentarsi del secondo posto sotto la guida di un meraviglioso Jacopo Guarnieri. La formazione russa ha poi ritrovato la rivincita grazie a Ilnur Zakarin, il corridore filiforme dalla faccia da bambino, che dopo il ritiro al Giro, nella diciassettesima tappa in salita si è preso quella vittoria che tutti aspettavano.

Per quanto riguarda le altre posizioni in classifica generale, al secondo posto il francese Roman Bardet, giovane che grazie al suo coraggio si è posizionato in mezzo a Froome e Quintana. Quarta la maglia bianca davanti ad un Richie Porte che in salita si è dimostato fortissimo e che probabilmente avrebbe dovuto avere più aiuto dalla sua BMC.

Spente le luci sul Tour 2016 ora gli occhi sono tutti puntati su Rio dove ritroveremo molti dei corridori che sulle strade francesi si sono dati battaglia.


TOUR DE FRANCE 2016

risultati tappa 21:
GREIPEL A. (LTS) 2h43'08"
SAGAN P. (TNK) +00"
KRISTOFF A. (KAT) +00"

classifica generale:
FROOME C. (SKY) 89h06'01"
BARDET R. (ALM) +02'52"
QUINTANA N. (MOV) +03'08"

Risultati tutte le tappe
1) Cavendish,, Cavendish maglia gialla (pianeggiante)
2) Sagan, Sagan maglia gialla (pianeggiante)
3) Cavendish Sagan maglia gialla (pianeggiante)
4) Kittel Sagan, maglia gialla (pianeggiante)
5) Van Avermaet , Van Avermaet maglia gialla (pianeggiante)
6) Cavendish, Van Avermaet  maglia gialla (pianeggiante)
7) Cumminngs, Van Avermaet maglia gialla (media montagna)
8) Froome, Froome maglia gialla (montagna)
9) Dumoulin, Froome maglia gialla (montagna)
10) Matthews , Froome  maglia gialla (pianeggiante)
11) Sagan, Froome maglia gialla (pianeggiante)
12) De Gend, Froome maglia gialla (montagna)
13) Dumoulin, Froome maglia gialla (cronometro)
14) Cavendish, Froome maglia gialla (pianeggiante)
15) Pantano, Froome maglia gialla (montagna)
16) Sagan, Froome maglia gialla (pianeggiante)
17) Zakarin, Froome maglia gialla (montagna)
18) Froome, Froome maglia gialla (cronoscalata)
19) Matthews, Froome maglia gialla (montagna)
20) Izagirre, Froome maglia gialla (montagna)
21) Greipel, Froome maglia gialla (pianeggiante)
 
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