Tour de France 2018, si partirà dalla Loira. Alpe d'Huez, Tourmalet e Roubaix per le tappe più importanti

Tour de France 2018, si partirà dalla Loira. Alpe d'Huez, Tourmalet e Roubaix per le tappe più importanti
di Francesca Monzone
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Martedì 17 Ottobre 2017, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 17:23

Il Tour del France 2018 alza il sipario. E’ stato svelato oggi a Parigi il percorso del Tour del prossimo anno: Vandea nella Loira, il 7 luglio prossimo sarà il palco d'onore della prima tappa. La Grande Boucle, come di consueto, terminerà a Parigi il 29 luglio. Sarà un Tour più bello rispetto a quello di quest’anno, i chilometri da percorrere saranno 3329 e sarà caratterizzato da 25 salite, due cronometro e una frazione con pavè. Per quanto riguarda le montagne che sicuramente eleggeranno il vincitore dell’edizione 2018 della Grande Boucle, i corridori incontreranno prima le Alpi, poi il Massiccio Centrale e in ultimo i Pirenei.Tre sono le novità del “nuovo” Tour che ancora una volta è dedicato agli scalatori e al quattro volte vincitore Chris Froome: alternanza tra tappe di montagna e pianura, numero dei corridori per squadra che da 9 passerà ad 8 e lo sprinter per gli abbuoni spostato più verso il traguardo per rendere più competitiva la corsa. Novità anche per gli scalatori: per la maglia a pois i punti raddoppieranno negli arrivi in salita.


Sorride Chris Froome mentre riceve sul palco il premio  Vèlo d'Or ottenuto grazie alla doppietta Tour e Vuelta in questa stagione e sorride ancora di più mentre sul monitor viene proiettato il percorso. Il campione della Sky guarda con attenzione la terza frazione, quella della crono  da 35 chilometri, dove sa di essere il favorito per conquistare tappa e maglia.

La prima frazione sarà di 189 chilometri e ben 100 saranno da percorrere sulla costa; quindi si andrà verso l'interno con un tracciato più mosso. Il secondo giorno di corsa sarà dedicato ai velocisti mentre la terza frazione a Cholet con la crono individuale potrebbe veder cambiare padrone alla maglia gialla e la Sky sarà la favorita. Dopo due tappe di 192 e 203 chilometri si arriverà alla sesta frazione il 12 luglio. Tappa di 181 chilometri con finale insidioso, con un muro verso il traguardo con pendenze importanti. La tappa più lunga sarà la settima con i suoi 231 chilometri da Fougeres a Chartres. Il giorno seguente, festa nazionale in Francia, sarà la volta di una frazione di 181 chilometri dedicata ai velocisti e con il vento che sarà l'insidia più pericolosa.
Domenica 15 luglio ci sarà l'ultima tappa che chiuderà questo primo blocco della corsa gialla con il pavè della Citadelle-Roubaix. Una tappa epica che metterà quasi certamente in crisi molti corridori con 154 chilometri di tracciato e ben 15 settori di pavè. Il lunedì ci sarà il giorno di riposo e il martedì si tornerà a correre con un'altra tappa impegnativa che potrebbe far male alle gambe e creare difficoltà a quei corridori che hanno particolarmente sofferto nella frazione di Roubaix. È la frazione numero 10 con 159 chilometri davvero terribili dove i corridori dovranno affrontare il Plateau de Glieres e l’arrivo a Le Grand Bornand e l'ascesa  al Col de Colombiere.

Il mercoledì ci sarà ancora una tappa impegnativa, ad Albertville con i suoi 108 chilometri di sofferenza. La dodicesima frazione sarà la tappa regina, 175 chilometri su un percorso dal sapore antico con le salite che hanno fatto la storia di questa corsa. Da Bourg Saint Maurice si arriverà ai piedi dell' Alpe D’Huez, dopo aver superato ben 5000 metri di dislivello. Il giorno dopo torneranno i velocisti per i 169 chilometri da Bourg D’Oisans a Valence. Dopo le tre tappe di 187, 181 e 218 chilometri si arriverà ad una frazione particolare e molto attesa, la numero 17 con i suoi 65 chilometri ricchi di salite difficili che emozioneranno il pubblico per oltre due corsa da  Bagneres De-Luchon a Saint-Lary Soulan Col de Portet.

Anche la diciottesima frazione con i suoi 172 chilometri si correrà sui Pirenei. La tappa numero 19 sarà l'ultima in linea di questo Tour de France con i suoi 200 chilometri da Lourdes a Laruns e lo storico Tourmalet.
Sabato 28 luglio penultimo appuntamento su strada del Tour con la cronometro individuale di 31 chilometri da Saint-Pee Sur-Nivelle a Espelett. Potrebbe, questa frazione, decidere il vincitore di questo Tour se i distacchi in montagna saranno pochi, come nell'edizione 2017. A fine gara trasferimento in aereo per la passerella finale di 115 chilometri da Houilles a Parigi, Campi Elisi per proclamare il vincitore.

Froome
«È ancora molto presto per dire esattamente cosa aspettarsi da questa corsa, il percorso è stato appena svelato.. Abbiamo una grande sfida per il prossimo anno, è un Tour de France completo, dove ci sono caratteristiche per ogni corridore. Abbiamo strade di ghiaia, pavè, molte tappe pericolose per il vento nella prima parte di corsa poi ovviamente arrivano Alpi e  Pirenei e ci saranno tappe di montagna terribili. La prima settimana piatta renderà il Tour de France molto nervoso, specialmente finché non raggiungeremo le Alpi e si delineerà la classifica generale. Sarà una gara molto nervosa. Le tappe che si correranno nella zona nord-occidentale della Francia saranno caratterizzate dal vento, quindi sono sicuro che il tempo giocherà un ruolo importante.  Penso che la tappa regina sarà probabilmente Alpe d'Huez, con circa 5000m di dislivello e qui forse potrebbe decidersi il Tour. Per il 2018 non avevo pensato di fare la Parigi-Roubaix, ma potrei dover rivedere i miei programmi dopo la presentazione di questo Tour». 
 
Quintana
«Ci sono molte  tappe interessanti , è un percorso che mi piace. Ci sono montagne che si adattano alle mie caratteristiche.  La frazione del pavé sarà difficile, è un giorno in cui bisogna avere buona squadra capace di aiutare. Alcune delle tappe del nord sono difficili, sono dure, ma non impossibili e ho compagni di squadra che hanno le caratteristiche per affrontarle, quindi sarò ben protetto. Sul selciato del pavè dovremo essere particolarmente attenti».

Contador
«È un percorso molto interessante, con un po ' tutto, incluso un test a cronometro per team.

Il pavè sarà molto interessante da guardare, ma terribile per i corridori. Anche la tappa di montagna corta è  molto interessante - vorrei che avessero fatto qualcosa di simile prima! Sarà una grande corsa da guardare, con alcune salite veramente dure. Il tempo, non credo che sarà molto importante in questo Tour. Froome e la sua squadra sono molto forti, ma su questo percorso ci sono tappe dove le cose possono andare storte - tutto può succedere il giorno del pavè e la tappa di 65 chilometri sarà un giorno in cui non puoi controllare la corsa». 

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