Rio 2016, la velista olimpionica Alabau: «Ho preso la Zika». Bach: «Nessun paese rinuncerà per colpa del virus»

Rio 2016, la velista olimpionica Alabau: «Ho preso la Zika». Bach: «Nessun paese rinuncerà per colpa del virus»
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Venerdì 12 Febbraio 2016, 17:22 - Ultimo aggiornamento: 17:25
«Ho avuto tutti i sintomi del virus della zika. Mi è venuto prima di Natale, durante le gare delle Coppa del Brasile». Intervista dal quotidiano sportivo “Marca”, la spagnola Marina Alabau, oro olimpico nella classe RS:X della vela a Londra 2012, racconta la sua esperienza e ciò che le è successo durante le gare “prove generali” dei Giochi carioca. «Ho avuto la febbre e mi sono venute macchie rosse in tutto il corpo, poi dei dolori articolari. Il medico mi ha detto che era la Zika, ora vorrei capire se sono immunizzata».

Le gare della Coppa del Brasile di vela sono quelle svoltesi nel dicembre scorso che sono servite come preolimpiche di vela in vista di Rio 2016. Se ne era parlato e scritto, su tutti i media locali e non, soprattutto per il problema dell'inquinamento delle acque della baia di Guanabara, ma ora quanto raccontato dalla Alabau (ma le sue dichiarazioni sono state riprese da molti media brasiliani) sposta l'attenzione anche sul problema del virus zika.

«Il mio medico mi ha detto che si è trattato della zika - racconta l'olimpionica di Londra 2012 - perchè i sintomi erano proprio quelli. Ora vorrei che la cosa fosse certificata, principalmente per capire se ora sono immunizzata». Poi la velista spagnola, ex rivale di Alessandra Sensini, descrive i sintomi e gli effetti del virus: «le macchie rosse che avevo dappertutto erano simili a quelle che vengono fuori quando sei allergica a qualche alimento. Il giorno dopo – dice ancora - avevo dolori articolari, e mi hanno detto di andare in ospedale, ma ho pensato che era meglio andare a casa e l'ho fatto. Mi sentivo come se mi avessero messa ko. Certo due mesi fa di questo virus non se ne parlava tanto, ma il medico, e anche la dottoressa della nazionale spagnola, mi hanno detto che ho preso la zika». La velista era a Rio con marito e figlia ma spiega di essere stata l'unica della famiglia ad ammalarsi, «e lo stesso vale per gli altri componenti della mia squadra. Cosa mi rimane? Non porterei mia figlia a Rio per l'Olimpiade, però se un atleta non ci va a causa di questo mi sembrerebbe un'esagerazione».  

IL CIO FRENA
«Finora nessun paese ha manifestato l'intenzione di rinunciare ai Giochi di Rio. Ma ciò non esclude che stiamo affrontando molto seriamente la questione della Zika». Lo ha detto il presidente del Cio Thomas Bach parlando prima della cerimonia inaugurale dell'Olimpiade invernale giovanile di Lillehammer 2016. «Pensiamo che per atleti e spettatori presenti a Rio ci saranno tutte le condizioni di sicurezza - ha aggiunto Bach - e da parte dell'Oms non ci sono stati divieti».
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