Virus Zika, gli Usa agli atleti: «Liberi di non andare alle Olimpiadi di Rio»

Virus Zika, gli Usa agli atleti: «Liberi di non andare alle Olimpiadi di Rio»
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Lunedì 8 Febbraio 2016, 17:41 - Ultimo aggiornamento: 20:13
Gli atleti americani preoccupati per la loro salute a causa del virus Zika dovrebbero prendere in considerazione la rinuncia a partecipare alle Olimpiadi di Rio. Ad affermarlo - secondo quanto riportano alcuni media Usa - i vertici del comitato olimpico statunitense, nel corso di una conference call con i responsabili di tutte le federazioni sportive. Gli atleti - sarebbe l'indicazione data - non dovrebbero andare in Brasile se non se la sentono. «Stiamo monitorando la situazione insieme alle autorità sanitarie statunitensi e in contatto costante con il Comitato olimpico internazionale, con gli organizzatori di Rio 2016 e con l'Organizzazine mondiale della sanità», ha commentato al Time Patrick Sandusky, uno dei portavoce del comitato olimpico statunitense. «Stiamo anche lavorando con specialisti delle malattie infettive ed esperti in malattie tropicali», ha aggiunto, assicurando come si stia «compiendo ogni passo necessario per garantire che le nostre delegazioni e tutti coloro che viaggiano con il Team Usa siano consapevoli delle raccomandazioni delle autorità sanitarie riguardo al viaggio in Brasile».

Fauci, direttore della divisione per le malattie infettive dell'Istituto Nazionale per la salute americano, interviene durante il consueto briefing giornaliero della Casa Bianca e dopo che il presidente americano, Barack Obama, ha chiesto al Congresso fondi d'emergenza per 1,8 miliardi di dollari contro il virus. «Non ci aspettiamo un'ondata di infezioni negli Stati Uniti» afferma Fauci, sottolineando che i mesi invernali offrono agli Stati Uniti la possibilità di attrezzarsi e di prevenire il virus, che si diffonde in presenza di temperature più elevate. Secondo indiscrezioni, il Comitato Olimpico americano avrebbe lasciato liberi gli atleti di decidere se partecipare o meno alle Olimpiadi di Rio.
Una decisione personale soprattutto per le donne, quelle più vulnerabili. «Una delle cose che è stata detta» in una conference call del comitato olimpico americano «è che le donne che potrebbero essere incinte o che pensano di volerlo restare non dovrebbero andare» afferma un ex atleta olimpico americano che ha partecipato alla conference call.
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