Tour de France, vittoria di Barguil. Aru sempre in maglia gialla

Tour de France, vittoria di Barguil. Aru sempre in maglia gialla
di Francesca Monzone
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Venerdì 14 Luglio 2017, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 23:10
Il capolavoro di Fabio Aru al Tour de France nel giorno della festa nazionale francese. E a vincere, in questo 14 luglio, non poteva non essere un corridore di casa: il beniamino Warren Barguil (Team Sunweb) si è imposto nella tredicesima frazione, quella corta ma ugualmente insidiosa e complicata di 101 chilometri, da Saint-Girons a Foix. Alle sule spalle, Nairo Quintana della Movistar seguito da Alberto Contador che ha conquistato il premio per la combattività. Fabio Aru, con la sua grande attenzione tattica ma anche e soprattutto di forza, mantiene la maglia gialla di leader della classifica generale, con Froome e Bardet al secondo e terzo posto, rispettivamente staccati di 6 e 25 secondi.
Barguil in maglia a pois e grazie ai punti conquistati oggi aumenta il suo vantaggio nella classifica scalatori. «E’ il 14 luglio e ho vinto questa tappa – ha detto il corridore francese - Ho disputato una corsa perfetta, avevo paura di Contador ma ho preso la curva bene e calcolato il rischio. Contador è il mio idolo è non avrei creduto di poterlo battere».
E c’è un nuovo ritiro tra i big: a lasciare il Tour de France è Jacob Fugslang, pedina importante per Aru.
Aru, dicevamo, conserva la maglia gialla, è stato bravo a neutralizzare ogni tentativo di attacco da parte dei suoi avversari, in particolare i tentativi di allungare di Bardet e quelli di Froome attento in discesa dove avrebbe voluto piazzare il colpo.
Eccolo, Aru, ecco cosa ha detto dopo il traguardo. «Dal punto di vista dello spettacolo è stata una bella giornata. Io sono contento, ho cercato di mantenere la calma e la concentrazione. Mi hanno attaccato tante volte – ha affermato il sardo - ma sono sereno. È una brutta notizia per me e tutta la squadra il ritiro di Fugslang, ma non poteva veramente continuare. I miei compagni mi saranno vicini e continueremo a fare bene. Da quando sono under23 che disputo corse a tappe e sono abituato agli attacchi. Per quanto riguarda quello che succede in casa Sky, non voglio entrare nelle dinamiche degli altri, non conosco la loro strategia e non voglio entrare in quelle che sono le loro decisioni». 
Barguil è l'eroe francese nel giorno della presa della Bastiglia e Aru continua ad essere il padrone del Tour de France nonostante la sua squadra, Astana, sempre più in difficoltà con Fugslang costretto – come detto - al ritiro. Dopo le caduta e le due fratture a gomito e polso ha lasciato la Grande Boucle. Farà da solo, Aru, in questo Tour e andrà avanti nei tapponi alpini nei quali cercherà di aumentare il suo vantaggio per non soffrire nella cronometro.
Se Aru è in difficoltà a causa del ritiro dei suoi uomini caduti in corsa, in difficoltà è anche Chris Froome. Anche lui è lasciato solo dai suoi uomini. Landa ieri non ha aspettato il suo capitano nell’ultima salita e oggi ha deciso di andare alla conquista della tappa insieme a Contador. Già ieri c'erano stati attriti al pullman Sky tra Landa e i dirigenti e tutto questo fa tornare alla mente quando Froome, più forte di Wiggins, fu costretto a rinunciare alle proprie ambizioni per portare alla vittoria il suo capitano.
Ecco Froome, un Froome molto diplomatico. «Sono molto felice per Landa che ha guadagnato posizioni in classifica. Potrebbe essere importante per noi questo in particolare per quello che saranno le tappe difficili di montagna dei prossimi giorni».
Landa guadagna posizioni in classifica ora è quinto e la sua è una posizione che fa paura oggi perché i distacchi sono veramente pochi e tutto potrebbe accadere.
A proposito di Contador, non certo al massimo, ecco le parole di Alberto dopo la tappa: «Per me questo Tour è molto complicato per la classifica. Sono caduto ed è difficile ma cercherò di inventarmi qualcosa per lasciare un bel ricordo di me in questa corsa».
Domani si correranno 181 chilometri da Blagnac a Rodez: torneranno a sfidarsi le ruote veloci prima del tappone di domenica.
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