La dinastia dei Tillie una famiglia polisportiva

La dinastia dei Tillie una famiglia polisportiva
di Carlo Santi
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Sabato 10 Ottobre 2015, 16:04 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 14:38
A casa Tillie hanno perso la testa per lo sport. Che è un affare di famiglia, un affare olimpico e mondiale che fa di questa autentica dinastia una vera polisportiva. Basket, volley ma anche pallanuoto sono i marchi di fabbrica di questi signori francesi che vivono a Cagnes-sur-Mer. Laurent Tillie, il padre, è il cittì della nazionale francese del volley avversaria dell’Italia anche in questi Europei come lo è stato un anno fa ai Mondiali, e nella squadra gioca il figlio Kevin; Kim, l’altro ragazzo di questa famiglia in bleu, ha debuttato lo scorso anno nel Mondiale del basket in Spagna.
Il più piccolo di casa Tillie, Killian che ha 17 anni, è alto 2,05, cestista anche lui, gioca ala e lo chiamano K3. Dicono sia l’ultima meraviglia e ha vinto, lo scorso anno, il titolo europeo di categoria del basket degli under 16 risultando il più bravo della finale cadetti di Riga contro la Lettonia realizzando, nel torneo, 14,3 punti e 9,6 rimbalzi di media.
Campioni in campo nel segno del K che nella vita sono in continuo contatto, sempre collegati tra di loro grazie a una WhartApp che hanno creato per scambiarsi sempre messaggi.
Il papà, Laurent Tillie che ha quasi 52 anni e in passato è stato un buon giocatore di volley prima di guidare la nazionale francese della quale ha vestito 408 volte la maglia. Ha giocato, Laurent, anche in Italia, a Falconara. Lì Kevin, che è uno schiacciatore, è vissuto fino all’età di tre anni. In Italia è tornato per giocare, sempre a pallavolo, due anni fa a Ravenna nella squadra che era allenata dall’attuale cittì delle azzurre, Marco Bonitta mentre oggi è in forza all’Arkas Sport Kulübü, formazione del campionato turco. Kevin assicura che i genitori non hanno mai indirizzato i figli verso uno sport. «Ho giocato anche io a basket – ha raccontato – ma a differenze dei miei fratelli non crescevo e a 15 anni ero poco più di un metro e 70. Meglio lasciare i canestri e fare il palleggiatore. E poi a Cagnes-sur-Mer l’allenatore era mamma. Poi sono cresciuto e ho cambiato ruolo».
I tre figli di Laurent sono impegnati su tre fronti importanti e tutti ad alto livello. «Il segreto? È semplice – ha spiegato Tillie senior - È la loro madre. Tutto merito di Caroline. Da lei hanno ereditato l’attitudine psicologica a competere e tre loro c’è sempre stata grande competizione». Caroline Keulen, che è olandese, ha giocato nella nazionale di volley del suo Paese.
C’è tanto sport nella famiglia Tillie ma anche tanto studio e voglia di esplorare. L’America ha dato un grande contributo per crescere. Kim, che ha 27 anni, si è formato negli States, alla University of Utah dove ha giocato a basket e per due anni è finito della formazione All American, la migliore del torneo Ncaa. Oggi Kim gioca in Spagna e veste la maglia del Saski Baskonia di Vitoria dopo aver giocato nel Murcia. Stessa strada per quanto riguardo lo studio l’ha seguita da Kevin (25 anni) che ha scelto la Thompson Rivers a Vancouver prima e poi è andato in California giocando e vincendo anche lui nella Ncaa.
I campioni in casa Tillie non si fermano qui: difatti, il padre di Laurent, Guy, negli anni Cinquanta è stato nazionale di volley e ha vinto uno storico scudetto nel ’59 con l’Algeri prima di diventare il primo presidente del Nizza, mentre il fratello di Laurent, Patrice, ha giocato a pallanuoto e ha preso parte alle Olimpiadi di Barcellona ’92. In quei Giochi, entrambi con i bleus, nel volley Laurent e nella pallanuoto Patrice, sono finiti all’undicesimo posto. «Adesso il mio sogno - ha detto Tillie senior - è vedere i miei figli insieme alle Olimpiadi». Quelle di Rio 2016.
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