Le World Series fanno tappa a Roma: i Thunder sfidano i Morocco Atlas

Guido Vianello in azione ai Giochi di Rio
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Giovedì 23 Febbraio 2017, 18:41 - Ultimo aggiornamento: 18:54
Dopo l’esordio vincente contro i British Lionhearts, l’Italia Thunder ritorna al PalaVespucci per il secondo appuntamento stagionale, che vedrà la franchigia saettata affrontare il Morocco Atlas Lions. Gli italiani presentano due novità assolute: si tratta del mosca Gianmario Serra, gemello di Federico (impegnato nel primo turno) e il leggero romano Michele Magnesi. I primi a salire sul ring del Pala Vespucci saranno proprio i due esordienti Serra (52 kg) e Magnesi (60 kg), che affiancheranno i più esperti Vincenzo Mangiacapre (69 kg), Valentino Manfredonia (81 kg) e Guido Vianello (+91 kg) nel quintetto dell’Italia Thunder. 

Questo il programma della riunione:
52 Kg Serra G. (Thunder) vs Daara (Atlas)
60 Kg: Magnesi (Thunder) vs Hamout (Atlas)
69 Kg: Mangiacapre (Thunder) vs Messaoudi (Atlas)
81 Kg: Manfredonia (Thunder) vs Salah (Atlas)
+91 Kg: Vianello (Thunder) vs Arjaoui (Atlas)

I Leoni schiereranno i marocchini Abdelali Daraa (52 kg), Mohamed Hamout (60 kg) e Mohammed Arjaoui (+91 kg), ai quali si aggiungono il belga Anas Messoudi (69 kg) e l’egiziano Abdelrahman Salah (81 kg). Ancora una volta, sarà un Serra a dare il via alla serata dell’Italia Thunder. Dopo lo scorso impegno contro i British Lionhearts, con il valoroso (seppur sconfitto) Federico Serra ad aprire il sipario, questa volta toccherà al gemello Gianmario, nella categoria superiore rispetto al fratello. Il pugile di Ossi (SS) ha tutta l’intenzione di far meglio del fratello, almeno per quanto concerne il risultato. I due campionati Elite vinti a Roseto degli Abruzzi (2015) e Bergamo (2016) dimostrano che il classe ‘94 ha ottime capacità, e può rendersi utile alla causa della franchigia saettata. La sensazione è che questi due gemelli sardi regaleranno emozioni forti agli appassionati della Nobile Arte, nonché ai tifosi dell’Italia Thunder.

Il secondo a salire sul ring sarà Michael Magnesi, grande promessa della boxe azzurra. Lonewolf ha all’attivo già 9 vittorie (di cui 4 prima del limite) su altrettanti match da Pro, nei quali ha ben impressionato gli addetti ai lavori. ​Il classe ’94 di Palestrina (Roma) ha accettato di sottoporsi alla sfida delle WSB con grande entusiasmo, cosciente della possibilità di migliorarsi nel confronto con alcuni dei più promettenti pugili del mondo. Magnesi incrocerà i guantoni con l’ostico Mohamed Hamout, olimpico a Rio 2016 con i colori del Marocco, che ha alle spalle 3 vittorie ed altrettante sconfitte nelle World Series of Boxing. Vincenzo Mangiacapre è un veterano ormai delle WSB: 11 vittorie su 14 match disputati sono un record importante, che si unisce ad un curriculum che conta un bronzo olimpico a Londra 2012 ed una sfortunata partecipazione a Rio 2016.

In Brasile, il pugile di Marcianise è stato costretto a ritirarsi dopo un infortunio allo zigomo dopo il raggiungimento degli ottavi di finale. Di fronte a lui l’esordiente belga Anas Messoudi, preselezionato del team pugilistico olimpionico agli ultimi giochi carioca, ma che non è mai salito sul ring in Brasile. Anche Valentino Manfredonia non è nuovo alle WSB, che gli ricorda dolci momenti: 7 vittorie su altrettanti incontri disputati gli hanno permesso la qualificazione ai giochi di Rio de Janeiro, vero e proprio sogno per un brasiliano di nascita come lui. In terra carioca non è andata come ci si aspettava, ma il nativo di Jaboatao (ma cresciuto in Campania) è un elemento importante per l’Italia Thunder, come dimostra il record WSB e un palmarès che conta un oro e un argento continentali (Sofia 2014; Baku 2015), nonché le vittorie nei campionati Elite 2013 (Galliate) e 2016 (Bergamo).

Nella seconda, insidiosa stagione con i colori della compagine italiana, siamo sicuri che la voglia di confermarsi ad alti livelli sarà una spinta in più per fare bene e regalare numerose soddisfazioni ai tifosi.
Il suo rivale sarà l’egiziano Salah Abdelrahman, olimpico a Rio 2016 ma mai salito su un ring griffato WSB. Nei +91, il romano Guido Vianello incrocia l’elemento più esperto della squadra, Mohammed Arjaoui, 29 anni, da un decennio in attività, capitano del Marocco.
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