SIENA - La Montepaschi Siena che non doveva neppure giocare per le questioni societarie - il club fallito - in finale. All’ultimo atto della stagione per l’ottava volta di fila prima della ricca (ma non bella) Milano che deve faticare ancora per avere ragione di Sassari che affronter di nuovo domani sera.
Roma è rimasta dietro, oggi è uscita sconfitta 91-75, un punteggio un poco bugiardo ma Siena, sia ben chiaro, è migliore della Virtus.
Aggrappati a Goss
Oggi il migliore, l’anima della squadra, è stato Phil Goss. Straordinario il capitano, un fenomeno davvero, un combattente che nel terzo quarto ha capovolto tutto, ha rimesso Roma davanti (44-45), ha segnato 13 punti dei suoi 23 totali. Poi, al 36’, non sopportando più un arbitraggio che non è stato dei migliori con un metro mai uniforme, con il quarto fallo si è fatto fischiare un tecnico. Ed è uscito. Se ha protestato lui, che è correttissimo, un motivi ci sarà. Sulla questione arbitrale, il presidente della Federazione, Gianni Petrucci, e soprattutto il suo vice Gaetano Laguardia, commissario del settore, dovrà impegnarsi: così non va.
Chiariamo subito: La Virtus non ha perso per qualche fischio. Ha perso perché pur avendo realizzato un’impresa ad arrivare in semifinale ha avuto davanti una corazzata. Haynes è stato il protagonista, Carter chirurgico nelle sue conclusioni, Green non ha fatto mancare il suo contributo così come Janning per non parlare di Ress, il capitano di Siena, davvero coraggiosa. Chissà, potrebbe essere utile alla causa romana l’anno prossimo.
In casa Virtus, invece, anche oggi Hosley è stato un fantasma (2 su 11 dal campo). Inconsistente, mai determinato, mille facce che non si riesce mai a decifrare cosa voglia fare, spesso corpo estraneo. Vorrebbe spaccare il mondo, vorrebbe essere il campionissimo. Mai ci è riuscito.
In casa Siena Haynes è stato un fenomeno. Arrivato a gennaio da Milano in cambio di Hackett, Haynes è stato utilissimo in ogni angolo, 29 punti, 4 assit, una lucidità impressionante. L’affare, va detto, lo ha fatto Siena, in tutti i sensi, non l’Armani, almeno fin qui.
Un tempo, il primo, con Roma caduta a -10
Il futuro della Virtus
Adesso si comincerà a parlare di futuro, di bilanci da limare ancora perché il presidente Claudio Toti, anche ieri fischiatissimo dai senesi, vuole ridurre lasciando incertezza sul domani. È una storia che si ripete, puntuale, ogni fine stagione. Un anno fa la Virtus ha rinunciato all’Eurolega, adesso non si sa cosa farà e Goss è in partenza (Venezia) come Mbakwe.
Intanto Roma sta per avere una seconda squadra di livello. La Stella Azzurra è in trattativa con Veroli per il titolo di Lega Gold visto che Michele Martinelli ha abbandinato la pista della Silver per puntare un po’ più in alto.
Domani Sassari-Milano
Domani, come abbiamo detto, Milano è a Sassari per affrontare di nuovo la Dinamo. Dopo l’impresa al Forum dove la Banca di Sardegna ha battuto l’Armani, gli uomini di Sacchetti (adesso il conto è 3-2 per l’EA7) sognano di tornare in Lombardia mercoledì per giocare la bella.
Montepaschi Siena-Acea Roma 91-75
MONTEPASCHI SIENA: Haynes 29 (5/7, 3/4), Green 10 (2/5, 2/4), Carter 14 (1/2, 4/9), Ress 6 (1/1, 1/2), Ortner 2 (1/3),
ACEA ROMA: D’Ercole 10 (2/2, 2/5), Goss 23 (4/6, 5/7), Hosley 5 (1/5, 1/6), Jones 7 (2/3, 0/1), Mbakwe 12 (5/12),
Arbitri: Taurino, Sahin, Terreni.
Note: parziali:
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