Metta World Peace, esordio da campione
ma Pistoia batte Cantù sul filo del gong

Amoroso con Metta World Artest
di Carlo Santi
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Lunedì 30 Marzo 2015, 23:06 - Ultimo aggiornamento: 23:25
La prima esibizione di Metta World Peace è una beffa che arriva nell’attimo in cui l’uomo della Nba stava per gridare scacco del re. Cantù a Pistoia assaporava il sapore del successo: la vittoria distava appena 11 secondi e 98 centesimi e la palla doveva arrivare nelle sue mani dalla rimessa di Stefano Gentile. Doveva essere un gioco da ragazzi non perderla, magari subire il fallo e difendere quel punto di vantaggio. Invece, cosa succede? Metta World Peace, numero 37 sulla maglia blù di Cantù, vede la palla andare fuori regalando così l’ultima azione dell’overtime a Pistoia. Di corsa, tutti di là, tutti in area diventata trafficatissima ed Easley, lasciato libero a rimbalzo, a mezzo secondo dal gong ha infilato il canestro del sorpasso, quello dell’88-87.

Cantù ha cercato disperatamente la missione impossibile risalendo prepotentemente dal -10 (71-61) grazie anche alle giocate di Metta ma soprattutto a quelle del suo amico Odom che ha trascinato la Vitasnella al supplementare. Dove, in quei 5 minuti ad alta tensione, tutto è cambiato. Cantù padrona e Metta, il Ron Artest della Nba, era splendente più che mai. Ma l’imponderabile era dietro l’angolo. Botta e risposta tra bombe e falli, soprattutto quello di Eric Williams sul tiro da tre punti di Bronw che dalla lunetta a 12”71 non ha fallito (86-87) prima dell’ultima azione che ha capovolto tutto.

Metta World Peace, o Panda’s Friend, ha giocato una partita vera. E’ rimasto in campo 23’, ha messo a segno 16 punti pur non tirando benissimo dal campo (1/6 da 2 punti, 2 su 8 da 3) ma con 8 su 8 dalla linea dei liberi aggiungendo 8 rimbalzi e 3 assist. L’esordio, il numero 37 di Cantù, che non giocava dalla fine di gennaio e per questo è indietro atleticamente, lo ha fatto dopo 4’52”. Pino Sacripanti lo ha spedito in campo e poco dopo Metta si è mostrato al pubblico italiano: un contatto con Milbourne lo ha visto furente tanto da prendersi, lui e il suo rivale, il fallo tecnico. Davvero nel segno del personaggio spesso poco accomodante ma piuttosto irrequieto. Il suo primo punto in serie A, dopo due tiri falliti, lo ha messo a segno (2 su 2) dalla lunetta a 48” dalla prima sirena.

Primo tempo con 6’ in camo e 4 punti. Nulla di strano anche per uno come lui che ha esperienza e talento buttato in mischia in un gruppo nuovo. Ma lui di questo non si preoccupa. «Sono assolutamente il migliore», adora ripetere per fare capire all’Europa dei canestri che lui può starci ancora su un campo di Eurolega anche se ha 35 anni. Intanto nel pomeriggio ha atteso il debutto cinguettando così: «My first game in Italy is Monday. I am very excited. My coach is awesome. Ball movement and body movement. I am learning all over again».

In campo Metta è tornato a metà del terzo quarto e ha subito dato la scossa con una tripla dall’angolo per il -2 (49-47) forzando poi un paio di tiri e commettendo anche un’infrazione di passi. Dopo, è stato brillante nel finale contribuendo alla prepotente risalita con due liberi ma, soprattutto, con l’assist a Gentile che ha infilato un trepunti pesantissimo per il -1 per arrivare al supplementare (78-78) grazie ai tre tiri liberi di Feldeine che ha subito falla da Finloy, l’uomo che si era messo sulle spalle Pistoia.

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