Basket, al via la nuova stagione
l'inno italiano prima di ogni gara

Basket, al via la nuova stagione l'inno italiano prima di ogni gara
di Carlo Santi
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Giovedì 9 Ottobre 2014, 15:13 - Ultimo aggiornamento: 19:47
dal nostro inviato

Sabato sera scatta la stagione del basket. È il campionato con vista sull'europeo 2015 dove l'Italia sogna in grande. A Cremona il debutto: alle 20.30 la Vanoli ospita i campioni d'Italia dell'EA7 Milano che hanno steccato il primo appuntamento dell'anno perdendo la Supercoppa andata alla Banca di Sardegna Sassari. È , il prossimo, il campionato del dopo Siena. Dopo sette anni di dominio assoluto vincendo sette scudetti di fila e piazzandosi al secondo posto alle spalle di Milano lo scorso giugno, stavolta manca la Montepaschi Siena. La città dei canestri ha perso non solo l'amata pallacanestro ma tutto lo sport (il calcio è in serie D). Adesso la Mens Sana 1871 riparte dalla serie B aiutata da un grande del passato, Roberto Chiacig. Sedici squadre al via, playoff per otto, la novità dell'inno d'Italia suonato prima di ogni partita e l'instant replay in ogni gara per cercare di rendere minimi gli errori degli arbitri. "Ci sono sedici piazze innamorate di questo sport - ha detto Nando Marino, il presidente della Lega Basket - e contiamo di portarne altre". Gianni Petrucci, il presidente delle Federazione, ha parlato del successo di Milano, "un successo che non è solo dell'Olimpia ma ma avuto risalto nel mondo vista la potata del nome". La stagione numero 93 della serie A aspetta Milano che per sei mesi dovrà fare a meno di Daniel Hackett, squalificato (potrà però giocare in Eurolega). Luca Banchi, il coach dell'Armani, deve pazientare ancora per avere la squadra che sogna. Questione di infortuni e di rodaggio. Moss non c'è, Samuels è in ritardo, Gentile deve calmarsi un po', Ragland in regia ha bisogno di conoscere meglio tutto e Brooks, che ha grande equilibrio, necessità di altro tempo per inserirsi. Adesso, quindi, è Sassari la migliore. Lo è per il suo gioco sempre spumeggiante, basket-champagne come è nello stile del suo allenatore Meo Sachetti. La Dinamo ha perso i cugini Diener e Caleb Green ma i nuovi, da Jerome Dyson a Todic e Shane Lawal, offrono altrettanta caratura tecnica. Reggio Emilia, provincia bella e affascinante di questo sport, in estate si è mossa in grande. Sono arrivati Drake Diener e poi Darius Lavrinovic sostituito adesso dal gemello Khristo perché il primo si è infortunato, ha preso Polonara che a Varese non è riuscito ad esprimersi come doveva, e ha un coach come Max Menetti che è bravo, un emergente insomma che vuole lasciare il segno. Appena dietro, ma sulla carta perché poi il parquet e soprattutto la chimica di squadra daranno un giudizio preciso, c'è Venezia. Charlie Recalcati è alla guida di un team nuovo che vuole essere in prima fila. In laguna sono arrivato Goss (da Roma), mezza Siena (Ortner, Viggiano e Ress), Stone dai Toronto Raptors. Nomi di qualità che sul campo dovranno confermare il loro valore. Si parte e domenica sarà, primo posticipo dell'anno, c'è Varese-Cantù. Il derby longobardo manda subito sul trapezio Gianmarco Pozzecco, coach dei varesini. La sua è una bella sfida in una città dove, anno 1999, ha vinto lo scudetto. Il Poz, intanto per non smentirsi ed essere come sempre pirotecnico, ha fatto sapere che se domenica vincerà si taglierà i capelli a zero. Pistoia e Cremona, rimaste nella pani di Paolo Moretti e Cesare Pancotto, hanno cambiato tutto: della passata stagione non è rimasto nessuno. Sono arrivati americani nuovi e a Cremona è tornato Luca Vitali. E, a proposito di Vitali, da osservare con attenzione suo fratello minore che gioca a Caserta, prossima avversaria, domenica pomeriggio della Virtus Roma. Roma dopo due stagioni, le ultime, al vertice (finale scudetto due anni fa, semifinalista lo scorso maggio) ha amo tanto di nuovo tutto puntando su giovani americani - Jordan Morgan che finora non ha convinto - e tanti esordienti. Da Trento è arrivato Triche, coach Dalmonte ha inserito l'esperto play Stipcevic (già cercato lo scorso anno), Gibson ha sostituito Goss. Manca, all'Acea, un'ala piccola e questo costringe Ejim a giocare da numero tre mentre il belga De Zeeuw dovrà essere utilizzato da centro. La Virtus è una scommessa e per essere efficiente dovrà migliorare non solo sotto il profilo dell'esperienza ma della cattiveria in campo senza avere lunghi momenti di amnesie difensive. Tutto nuovo un casa Roma che dopo vent'anni non ha più nel roster Tonolli: gli unici rimasti sono D'Ercole, nuovo capitano, e Bobby Jones. Trento e Capo d'Orlando sono le neo promosse. Entrambe le squadre hanno puntato sul blocco che le ha consentito il salto in serie A (per Trento è la prima volta) e in Sicilia sono rimasti gli esperti Basile e Soragna. Nel sondaggio di stamani tutti gli allenatori, tutti tranne Luca Dalmonte che ha evitato la domanda, hanno indicato in Milano la favorita per lo scudetto.
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