Milwaukee. Il ricordo di Malone
Ci lascia una leggenda del basket, il grande Moses Malone. È morto nel sonno: aveva solo 60 anni (era nato il 23 marzo del ’55 a Petersburg) e un passato straordinario nella Nba. Rivale di Magic Johnson e di Larry Bird, tre volte (1969, 1982 e 1983) Mvp della Lega, nel 1983 ha vinto l’anello con i Philadelphia 76ers insieme a Julius Erving.
Campione di grande classe, centro di 2 metri e 8 centimetri, dal 2001 nella Hall of Fame del basket, Malone ha avuto il grande merito di vincere il titolo nell’83 negli anni in cui a dominare erano i Lakers di Jabbar e Magic Jonhson che duellavano sul parquet contro i Boston Celtics.
Che combattente, Malone. Per la sua classe e la sua forza in area era chiamato il "presidente sotto i tabelloni". Super per le statistiche, sempre in doppia doppia nelle sue 20 stagioni di Nba (20,6 punti e 12,2 rimbalzi) e alla fine ha collezionato 27.409 punti e 16.212 rimbalzi.
Malone non era solo un giocatore di basket: era una stella che sapeva attrarre attenzioni, super a rimbalzo ma fortissimo in tutti i fondamentali del basket. Malone ha saltato la carriera al college per cominciare subito l’avventura tra i professionisti. Ha cominciato nel ’75, il suo primo anno da rookie, e subito si è abbonato alla doppia doppia (18,8 punti e 14,6 rimbalzi senza dimenticare 1,5 stoppate a partita).
Carismatico davvero tanto da meritarsi un posto tra i migliori 50 giocatori più forti di sempre della Nba in una classifica stilata nel 1996, cinquantesimo anniversario della Lega.
Nella Nba ha giocato non solo con i Philadelphia 76ers ma anche con gli Houston Rockets, Washington Bullets, Atlanta Hawks, Milwaukee Bucks e con i San Antonio Spurs con i quali ha chiuso la carriera nell’85-86. Da coach ha guidato, nel 2006-2007, i Philadelphia 76ers.
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